Incontro con i giovani profughi

I nostri adolescenti hanno trascorso la loro serata incontrando un gruppo di ragazzi, come loro, ma profughi. L’intensità e la semplicità di questo incontro ci hanno aperto la mente e il cuore per i tanti che ancora oggi – come la santa Famiglia – devono vivere il dramma di mettersi in cammino, in mezzo a tanti pericoli (sono molti quelli che muoiono nel deserto), scappando da situazione di guerra, trattati come schiavi nelle carceri, sperando di trovare in un’altra terra speranza per il loro futuro. L’incontro diretto con persone che vivono questo dramma ci rende sicuramente meno banali; consapevoli delle tante fortune che abbiamo; sperando di migliorarci e di essere sempre più umani e compassionevoli.

Ecco la testimonianza di Matteo Fasola, adolescente di 4 superiore al liceo scientifico

Sabato 18 febbraio noi giovani del gruppo ADO con i nostri educatori e con don Giuseppe ci siamo incontrati, come di consueto, per svolgere le nostre attività formative. Questa volta però il nostro incontro si è svolto in maniera diversa dal solito: la nostra parrocchia ha infatti accolto i ragazzi rifugiati che risiedono presso l’Associazione Arca di via Fantoli e i loro responsabili. Dopo una breve introduzione del parroco e dei responsabili del centro di accoglienza  abbiamo ascoltato le testimonianze di questi giovanissimi ragazzi (di età compresa tra i 17 e i 25 anni), la loro esperienza, le loro speranze… Le loro storie, nonostante alcune difficoltà di comprensione (pochi tra loro sono in grado di parlare un buon italiano), hanno davvero colpito noi giovani ascoltatori. Ciò che più stupisce è la gratitudine verso l’Italia e verso gli italiani e la loro voglia di fare, di imparare e di rendersi utili. Al termine dell’incontro noi ADO e i ragazzi dell’associazione abbiamo cenato insieme. Dopo alcune foto, balli e canti tipici dei loro paesi di provenienza ci siamo salutati. Questa esperienza è una delle attività di integrazione nate dalla consapevolezza di una necessaria collaborazione interculturale per il futuro delle nuove generazioni e del paese.

 

 

la mappa delle rotte della tratta dei profughi

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