Testimonianza di Arianna Bulla, adolescente di seconda superiore
L’incontro ADO del 18 Febbraio non è stato un incontro come tutti gli altri, (che sono sempre molto istruttivi e interessanti): è stato particolare e personalmente mi ha arricchita molto anche perché, sebbene in tutta semplicità, ha trattato un tema molto attuale e soprattutto sul quale, a mio avviso, è molto importante essere informati perché purtroppo non tutti lo sono in modo adeguato. Il tema che abbiamo trattato è stato l’immigrazione: ad aiutarci dei ragazzi immigrati (età dai 17 ai 25 anni) provenienti da vari paesi africani, arrivati in Italia non da molto e che vivono al centro di accoglienza di Via Fantoli; aiutandoci con qualche volenteroso interprete improvvisato (i ragazzi avevano ovviamente difficoltà con l’italiano) e con i due responsabili del centro di accoglienza, (con i quali i ragazzi erano più a loro agio) abbiamo chiesto ad alcuni di loro di raccontarci in breve la loro storia porgendo loro anche domande specifiche. Sono emerse storie pazzesche e due sono stati in particolare gli aspetti che mi hanno colpita nei racconti: mentre narravano le loro storie traspariva da ogni ragazzo tanto la sofferenza quanto la felicità che quell’incubo fosse finito: vedere che comunque sorridevano ancora è stato bello. L’altra cosa di cui sono stata colpita è stato in particolare il primo ragazzo che ha parlato: si era vestito elegante per noi e questo mi ha lasciata senza parole, non ha detto quasi niente per l’emozione e ha quasi fatto emozionare anche me. Ultimo ma non meno importante, mi ha colpito il fatto che i ragazzi abbiano più volte ringraziato noi italiani per il grande impegno che mettiamo nell’accoglierli sulle nostre coste e nel prestargli soccorso; mi ha fatto molto piacere anche perché ero curiosa di sapere cosa ne pensassero realmente (non era un’intervista che sarebbe poi dovuta andare in tv, quindi nessuno ha costretto nessuno a dire niente) riguardo noi italiani. La serata si è conclusa con la cena (durante la quale i ragazzi erano seduti in mezzo a noi) dove abbiamo parlato con loro e cercato di conoscerci meglio; dopo cena c’è stato un ultimo piccolo momento di festa dove i ragazzi hanno suonato e cantato canzoni del loro paese di origine ed è stato molto divertente. Ho trovato questo incontro molto interessante ed utile, spero che in futuro ce ne siano altri simili.