Che Gesù sia nato ebreo non c’è nessun dubbio, come Maria sua madre è stata ebrea (è ebreo chi è figlio di madre ebrea): ce lo dicono i tre Sinottici e lo affermano tutti quelli che parlano di Maria. Ricordiamo Giuseppe quale marito di Maria: anche il marito è ebreo. Se la madre è ebrea il figlio è ebreo, perché l’ebraicità di un essere che nasce si riferisce alla madre; ragione per cui, Gesù è nato ebreo.
I cristiani devono molto agli ebrei. L’adorazione, ad esempio. L’adorazione in sinagoga alla sua radice è il servizio cristiano della Parola: le letture tratte dalle Scritture dell’Antico Testamento, da un lezionario, gli inni, le preghiere e la predica. La predica stessa è un’invenzione ebraica; nella pratica pagana non c’era niente di simile. I primi cristiani hanno preso il servizio nella sinagoga e vi hanno aggiunto “lo spezzare il pane”.
E’ una contraddizione che un cristiano sia antisemita. Un po’ le sue radici sono ebree. Un cristiano non può essere antisemita! L’antisemitismo deve essere bandito dal cuore e dalla vita di ogni uomo e di ogni donna! E un cristiano deve avere il coraggio di fare ciò che è la cosa giusta: proteggere il fratello quando è in pericolo. Esiste l’importante riflessione teologica attraverso il dialogo tra ebrei e cristiani, ma è anche vero che esiste un dialogo vitale, una vera e concreta cultura dell’incontro, quello dell’esperienza quotidiana che porta a relazioni autentiche, senza pregiudizi e sospetti, che ci fa sentire, prima di tutto, … tutti uomini … e tutti figli dello stesso Padre.