Preghiera davanti al presepe

Nei nostri presepi siamo soliti mettere tante statuine simboliche. Anzitutto, quelle di mendicanti e di gente che non conosce altra abbondanza se non quella del cuore. Anche loro stanno vicine a Gesù Bambino a pieno titolo, senza che nessuno possa sfrattarle o allontanarle da una culla talmente improvvisata che i poveri attorno ad essa non stonano affatto. I poveri, anzi, sono i privilegiati di questo mistero e, spesso, coloro che maggiormente riescono a riconoscere la presenza di Dio in mezzo a noi.
I poveri e i semplici nel presepe ricordano che Dio si fa uomo per quelli che più sentono il bisogno del suo amore e chiedono la sua vicinanza. Nascendo nel presepe, Dio stesso inizia l’unica vera rivoluzione che dà speranza e dignità ai diseredati, agli emarginati: la rivoluzione dell’amore, la rivoluzione della tenerezza. Dal presepe, Gesù proclama, con mite potenza, l’appello alla condivisione con gli ultimi quale strada verso un mondo più umano e fraterno, dove nessuno sia escluso ed emarginato.
In questo nuovo mondo inaugurato da Gesù c’è spazio per tutto ciò che è umano e per ogni creatura. Dal pastore al fabbro, dal fornaio ai musicisti, dalle donne che portano le brocche d’acqua ai bambini che giocano. Tutto ciò rappresenta la santità quotidiana, la gioia di fare in modo straordinario le cose di tutti i giorni, quando Gesù condivide con noi la sua vita divina.
 

«KAIRE», SULLO SFONDO MOSAICI “ALLA SCUOLA” DI RUPNIK

L’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha scelto la nostra parrocchia per il momento quotidiano di preghiera serale d’Avvento. Sarà possibile seguire questi momenti fino al 23 Dicembre sul portale e sui social diocesani, su Radio Marconi alle 20.32 e alle 23.30 su Telenova (canale 18 del digitale terrestre).

Siamo molto felici che la nostra parrocchia sia stata scelta per il bellissimo lavoro fatto da tutta la comunità. I mosaici sono stati realizzati grazie all’impegno di tutti dal più piccolo al più grande. Invitiamo tutti di seguire e di partecipare a questi momenti di preghiera.

Di seguito l’articolo ufficiale sul sito della diocesi di Milano:

Benvenuto Don Cristiano!

Domenica 20 Novembre abbiamo celebrato l’arrivo di Don Cristiano nella nostra parrocchia.

Ringraziamo tutta la comunità, soprattutto le mamme e gli adolescenti per aver contribuito a questa splendida giornata.

Percorso formativo 4^ ANNO (5A ELEMENTARE)

4^ ANNO (5A ELEMENTARE) 

Santa Messa Domenicale in parrocchia: ore 10.30

I bambini, accompagnati dai familiari, sono attesi dal don,

dalle catechiste e dagli animatori, alle ore 10.15 in chiesa.

Qualora ci fossero necessità, si può partecipare

alla s. Messa del sabato, alle ore 17.30 

DATE CATECHESI DA OTTOBRE A DICEMBRE: VENERDÌ ORE 17,00 – 18,00 

1° ciclo formativo:

OTTOBRE: 8, 15, 22, 29

NOVEMBRE: 5, 12, 19, 26,

DICEMBRE: 3, 17

Percorso formativo 3^ ANNO (4A ELEMENTARE)

3^ ANNO (4A ELEMENTARE) 

Santa Messa Domenicale in parrocchia: ore 10.30

I bambini, accompagnati dai familiari, sono attesi dal don,

dalle catechiste e dagli animatori, alle ore 10.15 in chiesa.

Qualora ci fossero necessità, si può partecipare

alla s. Messa del sabato, alle ore 17.30 

DATE CATECHESI DA OTTOBRE A DICEMBRE: GIOVEDÌ ORE 17,00 – 18,00

1° ciclo formativo:

OTTOBRE: 7, 14, 21, 28

NOVEMBRE: 4, 11, 18, 25,

DICEMBRE: 2, 16

Percorso formativo 2^ ANNO (3A ELEMENTARE) 

2^ ANNO (3A ELEMENTARE) 

Santa Messa Domenicale in parrocchia: ore 10.30

I bambini, accompagnati dai familiari, sono attesi dal don,

dalle catechiste e dagli animatori, alle ore 10.15 in chiesa.

Qualora ci fossero necessità, si può partecipare

alla s. Messa del sabato, alle ore 17.30 

DATE CATECHESI DA OTTOBRE A DICEMBRE: MERCOLEDÌ ORE 17,00 – 18,00 

1° ciclo formativo:

OTTOBRE: 6, 13, 20, 27

NOVEMBRE: 3, 10, 17, 24,

DICEMBRE: 1, 15

Percorso formativo Iniziazione Cristiana 2021- 2022

1^ ANNO (2A ELEMENTARE) 

Santa Messa Domenicale in parrocchia: ore 10.30

I bambini, accompagnati dai familiari, sono attesi dal don,

dalle catechiste e dagli animatori, alle ore 10.15 in chiesa.

Qualora ci fossero necessità, si può partecipare

alla s. Messa del sabato, alle ore 17.30 

DATE CATECHESI DA OTTOBRE A DICEMBRE: MARTEDÌ ORE 17,00 – 18,00

1° ciclo formativo:

OTTOBRE: 5, 12, 19, 26

NOVEMBRE: 2, 9, 16, 23, 30

DICEMBRE: 14

Lettera inviata dalla Presidenza CEI a tutti i Vescovi all’inizio del nuovo anno pastorale

CURARE LE RELAZIONI AL TEMPO DELLA RIPRESA

Non può esserci azione pastorale della Chiesa senza la cura delle relazioni. Nel tempo della pandemia, proprio nei periodi più bui, abbiamo scoperto che l’essenziale è proprio la relazione: tra operatori pastorali, con i ragazzi e le loro famiglie, con le persone sole… Nelle parrocchie italiane coloro che le frequentano sono «chiamati a rispondere per primi a “un atto di amore” per noi stessi e per le comunità»: a partire da chi è impegnato nell’azione pastorale. Tale attenzione diventa gesto di amore anche attraverso la scelta di vaccinarsi. Il “vertice” dell’episcopato italiano riprende l’appello di papa Francesco che ha esortato alla profilassi definendola appunto un “atto di amore”. Papa Francesco, nel videomessaggio ai popoli dell’America Latina del 18 agosto 2021, ha ricordato che «vaccinarsi, con vaccini autorizzati dalle autorità competenti, è un atto di amore. E contribuire a far sì che la maggior parte della gente si vaccini è un atto di amore. Amore per sé stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli». Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo il 20 agosto 2021 alla sessione di apertura della 42ª edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, ha sottolineato che «il vaccino è lo strumento più efficace di cui disponiamo per difenderci e per tutelare i più deboli e i più esposti a gravi pericoli».  

 La Cei non può imporre l’obbligo vaccinale all’ombra del campanile perché il tema «è affidato alle competenti autorità dello Stato. Ma chiede di «incentivare il più possibile l’accesso alla vaccinazione». E indica alcuni dei “volti” che nelle parrocchie dovrebbero immunizzarsi: i «ministri straordinari della Comunione eucaristica»; «quanti sono coinvolti in attività caritative»; i «catechisti»; gli «educatori»; i «volontari nelle attività ricreative»; i «coristi» e i «cantori».
Certo, l’invito è rivolto all’intera comunità e «interpella tutte le coscienze», spiega la Lettera. Perciò, presentando «alcune linee operative», come vengono definite, la presidenza Cei chiarisce che «le Conferenze episcopali regionali e ciascun vescovo, sentiti i Consigli di partecipazione, possono formulare messaggi o esortazioni per invitare alla vaccinazione tutti i fedeli e, in particolar modo, gli operatori pastorali coinvolti nelle attività caratterizzate da un maggiore rischio di contagio».

Avere parrocchie “sicure” è la priorità della Chiesa italiana. Come testimonia il protocollo per le Messe al tempo del coronavirus o l’impegno di questi mesi nel segno della cautela.

Attenzioni che hanno avuto effetti positivi. Anche se «la normativa civile attuale non prevede l’obbligo vaccinale né richiede la certificazione verde per partecipare alle celebrazioni o alle processioni né per le attività pastorali in senso stretto (catechesi, doposcuola, attività caritative)», è «fondamentale mitigare i rischi di trasmissione del virus», ricorda la Cei.

E quindi «la prevenzione di nuovi focolai passa attraverso l’adozione di comportamenti responsabili e un’immunizzazione sempre più diffusa». Da qui il monito. «Facciamo quanto è nelle nostre possibilità perché le relazioni pastorali riprendano nella cura vicendevole e, specialmente, dei più deboli. Facciamolo come atto di risposta al mandato del Signore di servirci gli uni gli altri, come lui si è fatto nostro servo; come segno di accoglienza del suo invito a prenderci cura gli uni degli altri, come lui si è preso cura di noi».
La Lettera è prima di tutto un richiamo a riscoprire che «l’essenziale è proprio la relazione». Relazioni che la pandemia ha interrotto o alterato. E la crisi sanitaria con «il confinamento e la distanza» ha anche messo «a rischio la tenuta del tessuto comunitario» nelle parrocchie: è sotto gli occhi il calo delle presenze alle liturgie o alle iniziative pastorali, le assenze di intere generazioni, il freno alla partecipazione che ancora il Covid provoca.

La tematica è complessa e la nostra riflessione dovrà rimanere aperta. L’appello del Papa, tuttavia, interpella le coscienze di tutti e, soprattutto, di chi è impegnato nell’azione pastorale delle nostre comunità. Siamo, dunque, chiamati a rispondere per primi a “un atto di amore” per noi stessi e per le comunità che ci sono affidate.

Facciamo quanto è nelle nostre possibilità perché le relazioni pastorali riprendano nella cura vicendevole e, specialmente, dei più deboli.

Facciamolo come atto di risposta al mandato del Signore di servirci gli uni gli altri, come lui si è fatto nostro servo; come segno di accoglienza del suo invito a prenderci cura gli uni degli altri, come lui si è preso cura di noi.

La Presidenza CEI

8 settembre 2021

Informativa ai fini privacy e riservatezza

Autodichiarazione di catechisti, educatori, volontari

Gentile signora, gentile signore,

per accedere ai locali parrocchiali per prestare il Tuo servizio è necessario una Tua autodichiarazione circa l’assenza di sofferenza da sintomi COVID-19 ed eventualmente potrà essere rilevata la Tua temperatura corporea. Se essa sarà superiore a 37,5° C non sarà possibile il Tuo accesso.

Vogliamo informarTi che i dati saranno trattati conformemente alle norme del Decreto Generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) “Disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza dei dati relativi alle persone dei fedeli, degli enti ecclesiastici e delle aggregazioni laicali” del 24 maggio 2018 e al Reg. UE n. 2016/679 (“GDPR”).

Il Titolare del trattamento è la Parrocchia Beata Vergine Addolorata in Morsenchio con sede in Milano, Viale Ungheria 32, parrocchia.bvaddolorata@gmail.com.

La base giuridica del trattamento è costituita dalla necessità del Titolare del trattamento di assolvere gli obblighi in materia di sicurezza e protezione sociale, nell’ambito dell’implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio stabiliti dalle norme nazionali e regionali e dalle indicazioni dell’Arcidiocesi di Milano.

La finalità è il contrasto e contenimento della diffusione del virus COVID-19 nei locali parrocchiali.

Con riferimento alla misurazione della temperatura corporea, il Titolare del trattamento non effettua alcuna registrazione del dato. Quanto alle autodichiarazioni, essere saranno archiviate in forma cartacea e distrutte al termine dell’emergenza sanitaria.

I dati potranno essere trattati soltanto da soggetti espressamente autorizzati dalla Parrocchia o da aziende che agiscono in qualità di Responsabili del Trattamento, per conto della stessa Parrocchia e che hanno sottoscritto un apposito contratto che disciplina puntualmente i trattamenti loro affidati e gli obblighi in materia di protezione dei dati (ad esempio: società che fornisce servizi di vigilanza).

I Tuoi dati non verranno diffusi né comunicati a terzi senza il Tuo consenso.

L’eventuale misurazione della temperatura corporea è necessaria per accedere agli ambienti parrocchiali. L’eventuale rifiuto impedisce l’ingresso ai locali e la permanenza negli stessi così come l’eventuale rifiuto di consegnare l’autodichiarazione.

In ogni momento potrete esercitare i diritti contemplati dalle normative vigenti in tema di Protezione dei Dati personali, più specificamente il diritto all’accesso ai dati personali da Voi forniti, la rettifica o cancellazione degli stessi, la limitazione del trattamento o l’opposizione al trattamento stesso, il diritto al reclamo presso una autorità di controllo.

Per esercitare i Tuoi diritti può rivolgersi alla Parrocchia anche attraverso l’indirizzo e-mail parrocchia.bvaddolorata@gmail.com.

Informativa aggiornata 18/09/2020

Un Nuovo Inizio!

Il futuro inizia oggi, non domani. Ricominciamo insieme questo nuovo anno di catechesi!

COLLOQUI PER I GENITORI DEI BAMBINI DI 2° ELEMENTARE CHE INIZIANO IL CATECHISMO

Da martedì 7 settembre, dalle ore 17.00 alle ore 18.00 il Parroco, don Giuseppe, sarà presente in Oratorio per incontrare e iscrivere i bambini che iniziano il percorso di catechesi.

CATECHISMO DEI BAMBINI dalla 3° alla 5° ELEMENTARE

Dal 14 settembre saranno aperte le iscrizioni per il nuovo anno di catechismo, con la consegna dei calendari degli incontri che inizieranno a ottobre e che vedrà impegnati i vostri figli nei seguenti giorni:
3 elem. al mercoledì
– 4 elem. al giovedì
– 5 elem. al venerdì
L’orario sarà sempre dalle 17.00 alle 18.00.

CATECHISMO PREADO-ADOLESCENTI

I/Le ragazzi/e  di 1-2-3 media faranno parte del gruppo PRE-ADO, mentre quelli dalla 1 alla 5 sup. faranno parte del gruppo ADOLESCENTI. I gruppi si ritroveranno il sabato sera dalle 19.00 alle 21.00.
Vi invitiamo a venire a iscriverli a settembre!
Le iscrizioni saranno aperte dal 14 settembre e il percorso formativo inizierà a ottobre.

Si Riparte!

Settembre è arrivato! E ci sono tante novità in arrivo:

5 DoI Dopo Martirio S.Giovanni
7 MaRiapertura dell’Oratorio
Riapertura della Segretaria


Inizio dei Colloqui per i Genitori dei bambini di 2 elementare che iniziano il catechismo
10 VeS.Rosario ore 21.00 in chiesa in preparazione alla Festa Patronale
12 DoII Dopo Martirio S.Giovanni
13 LuS.Rosario ore 21.00 in chiesa in preparazione alla Festa Patronale
14 MaApertura delle iscrizioni per il nuovo anno di Catechismo 2021-2022
15 MeFesta Patronale Liturgica della B.V.Addolorata Santa Messa alle ore 21.00
18 SaOre 18.30 incontro educatori PRE-ADO
19 DoIII Dopo Martirio S.Giovanni
20 LuOre 21.00 Consiglio Pastorale
21 MaOre 17 incontro catechiste 1 anno
22 MeOre 17 incontro catechiste 2 anno
23 GioOre 17 incontro catechiste 3 anno
24 VeOre 17 incontro catechiste 4 anno
25 SaOre 18.30 incontro educatori ADO
26 DoIV Dopo Martirio S.Giovanni
27 LuCOMUNITÀ PASTORALE
Ore 21.00 c/o Sacra Famiglia Rogoredo,
incontro con Vicario Monsignor Azzimonti e i Consigli Pastorali Parrocchiali
per l’avvio nei prossimi due anni della prossima Comunità Pastorale.

CATECHISMO 2021/2022 È ALLE PORTE!

Famiglie 1 ° anno

A tutte le famiglie del 1° anno, vostro/a figlio/a a settembre frequenterà la seconda elementare e potrà partecipare al catechismo in preparazione ai sacramenti della prima confessione, della prima comunione e della cresima.
A partire da martedì 7 settembre, dalle 17,00 alle 18,30 (dal martedì al venerdì) il parrocco Don Giuseppe sarà disponibile per incontrare le famiglie in un colloquio di conoscenza e di prima informazione (se qualcuno avesse difficoltà in questi orari, si potrà concordare un appuntamento).

In questo incontro, sarebbe utile la presenza di entrambi i genitori (meglio tutta la famiglia!). In questa circostanza si potrà iscrivere il figlio al catechismo che inizierà a OTTOBRE.

Il percorso di catechismo per i vostri bambini sarà al martedì dalle 17,00 alle 18,00 e successivamente saranno date tutte le indicazioni, con il calendario degli incontri.

Famiglie 2°   3°   4° anno

Augurando una serena estate e un periodo di meritato riposo dopo questo anno davvero difficile e complicato per tutti, cogliamo l’occasione per ricordarvi che dal 14 settembre saranno aperte le iscrizioni per il nuovo anno di catechismo che inizierà a Ottobre e che vedrà impegnati i vostri figli nei seguenti giorni:

  • 3° elementare al mercoledì

  • 4° elementare al giovedì

  • 5° elementare al venerdì.

L’orario sarà sempre dalle 17,00 alle 18,00. A settembre riusciremo anche a essere più precisi con i calendari degli incontri.

Famiglie dei PRE-ADO e ADO

Augurando una serena estate e un periodo di meritato riposo dopo questo anno davvero difficile, vorremo invitare i ragazzi a continuare il cammino formativo con la nostra comunità.

I ragazzi del gruppo pre-ado (1-2-3 media) e ADO (1-5 superiori) si ritroveranno il sabato sera dalle 19,00 alle 21,00 per un incontro formativo, una cena e un momento di gioco.

Per questo vi invito a venire a settembre a iscriverli. Le iscrizioni saranno aperte dal 14 settembre e il percorso formativo inizierà a ottobre.

Auguriamo ancora una serena estate e un saluto di cuore!!!

QUARESIMA 2021: IL NOSTRO CAMMINO PER PASSARE NEL CUORE DEL PADRE!

Domenica 21 febbraio 2021 inizia il cammino della Quaresima.
Per sei settimane la Chiesa ci accompagna fino alla celebrazione della Pasqua di Resurrezione.
E’ il momento più importante della vita cristiana!
Questo tempo ci invita con forza a far maturare tutta la nostra vita verso l’esperienza della Resurrezione, della vita nuova, di ciò che già ora è eterno!

Il popolo di Israele aveva vissuto la Pasqua come liberazione dalla schiavitù dell’Egitto, ma soprattutto come occasione per riconoscere il vero volto del Creatore cioè il volto di un Padre benevolo e premuroso verso tutti i suoi figli e desideroso di un legame intimo e personale con ogni uomo. Questo desiderio di Dio ha dovuto fare i conti con la miseria umana incapace di custodire questo legame di amicizia e alleanza.

Per questo il Figlio di Dio si è fatto uomo e con la sua vita ha messo finalmente in atto quella comunione che è nel cuore del Padre. Anche Lui ha vissuto la Pasqua portando la nostra povertà nel cuore del Padre, liberando l’umanità da tutte le fragilità e le paure fino a quella più grande: la morte.

C’è quindi questa terza Pasqua che è quella di ciascuno di noi che lascia le terre e le logiche delle schiavitù umane (prestigio, vizi, potere, eccessiva cura di sé, attaccamento alle cose, sfruttamento del creato e degli altri…) e passa, (quindi fa Pasqua!!!), al cuore del Padre e ci introduce nella benedizione e nella letizia di chi vive profondamente amato e per questo profondamente capace di amare ogni creatura che il Padre nella sua bontà ha fatto in maniera stupenda, una vita nuova per essere già ora, in questo tempo, uomini e donne abitati dalla Sua presenza. Il cammino della quaresima allora diventa per ogni cristiano un invito intenso a vivere il tempo che ci è dato (anche questo tempo di pandemia) come un’occasione per maturare in noi il legame con il Signore Risorto.

Significa cambiare profondamente il proprio sguardo sulla vita sentendosi custodi attenti verso il creato e ogni creatura. Come era all’inizio, quando il Creatore ha fatto bene ogni cosa e l’ha affidata alle mani dell’uomo.

Se non riduciamo in maniera infantile la quaresima a un esercizio di mediocri devozioni o di ingenui propositi di bontà ci accorgiamo che siamo davanti a uno splendido itinerario che fa maturare e crescere nella consapevolezza che seguire Gesù rende la nostra umanità… una Pasqua!

Certamente questo passaggio è grande e ci chiede di abbandonare ogni forma di mediocrità umana e di diventare più sapienti, più capaci di preghiera, più attenti agli altri, soprattutto in questo tempo difficile della vita (come d’altronde in tutti i momenti della vita.

E’ questo l’augurio e il desiderio profondo con cui la nostra comunità si prepara a vivere questo tempo di grazia nella certezza che il Signore crocifisso e risorto ci farà entrare tutti, già ora, nel cuore del Padre.
Auguro con tutto il cuore a tutti un buon cammino. don Giuseppe

GRAZIE! E’ NATALE PER TUTTI!

Grazie alla generosità e al buon cuore delle persone della nostra comunità e del nostro quartiere tante famiglie potranno vivere un Natale un pochino più sereno.

Perché come ci ha ricordato Papa Francesco durante il primo lockdown:   “Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barcatutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme”….

…. E noi siamo orgogliosi di aver remato tutti insieme per il bene di tante nostre famiglie!

Grazie, grazie di cuore e che Dio ci benedica in questo Santo Natale colmo di speranza!

Don Giuseppe e i volontari del centro di ascolto “la Misericordia della BVA”.

TIRO AVANTI COME UN ASINO

Nel vangelo domenicale di ieri si parlava di un puledro che Gesù fa slegare e solo lui ci sale sopra. Allora ho pensato ai pensieri e alla preghiera di questo piccolo puledro … che ci aiuta ad entrare nel Natale prezioso di Cristo

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Tiro avanti come l’asina di Gerusalemme, che nel giorno delle Palme fu per il Messia una cavalcatura regale e pacifica. Non so granché, ma so di portare Cristo sul mio dorso Sono io che lo porto, ma è lui che mi guida. So che mi conduce verso il suo Regno, dove sarò a mio agio per sempre in verdi pascoli.

Tiro avanti a passettini, per sentieri scoscesi, lontano dalle autostrade, dove la velocità impedisce di riconoscere cavalcatura e cavaliere. Quando inciampo in un sasso, il mio Signore viene certamente sballottato, ma non mi rimprovera mai niente. La sua gentilezza e pazienza verso di me sono meravigliose: mi lascia il tempo per salutare l’incantevole asina di Balaam, per sognare davanti a un campo di lavanda, per dimenticare perfino che lo porto.

Tiro avanti in silenzio. E’ incredibile come ci comprendiamo senza parlare; d’altronde, non capisco bene, quando mi bisbiglia qualcosa all’orecchio. Le uniche parole che ho compreso sembrano dirette solo a me e ne posso testimoniare la verità: “Il mio giogo é dolce e il mio carico leggero” (Mt 11, 30) . Parola d’animale, è proprio come quando portavo alacremente sua madre verso Betlemme, in una sera di Natale. “Ella pesava poco, perché tesa solo verso il futuro che si portava dentro”.

Tiro avanti nella gioia. Quando voglio cantare le sue lodi, faccio un baccano del diavolo, pieno di stonature. Allora lui ride di buon cuore, con un riso che trasforma i sentieri in piste da ballo, i miei zoccoli in sandali alati. In quei giorni, ve l’assicuro, se ne fa di strada!

Tiro avanti, tiro avanti come un asino che porta Cristo sul suo dorso.

Con l’augurio a tutti di buon Cammino, alla sua Presenza

don Giuseppe

Con speranza…. Nell’ATTESA DELLA TUA VENUTA!

“La speranza è audace, sa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l’orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e dignitosa. Camminiamo nella speranza…” (Papa Franceso “Fratelli tutti”)

Papa Francesco ci invita a camminare nella speranza e tutti sappiamo quanto abbiamo bisogno di speranza in questo momento di pandemia: speranza per gli ammalati, speranza per le famiglie, speranza per il lavoro…. Insomma speranza per tutto e per tutti.

E mai come in questo momento dobbiamo essere tutti uomini e donne di speranza, ma una speranza che si apre alla solidarietà, al tendere la mano a chi è nel bisogno, al conforto, alla compassione.

Allora è importante aspettare con speranza la nascita di Gesù affidando in questo periodo di attesa a Maria, la madre, tutte le nostre contraddizioni, le nostre fatiche, le nostre debolezze con la certezza nel cuore che non siamo soli nemmeno nei momenti più difficili della nostra vita.

Impariamo a chiedere aiuto, impariamo a dare aiuto… come hanno fatto Maria e Giuseppe quando hanno cercato un posto per far nascere il loro bambino.

Viviamo in un mondo che cambia e siamo in uno di quei momenti in cui i cambiamenti sono epocali e repentini (e questa pandemia ce lo sta dimostrando), trasformano il modo di vivere, di relazionarci. Il più delle volte guardiamo quel che ci crea distanza negli altri, i loro difetti, per difenderci, perché appunto sfiduciati, ma Gesù viene per tutti e tutti sono amati da Lui: e diamoci allora la mano pure noi, riconosciamo che l’altro ha tanto amore da darci e non è un pericolo.

Dio ci chiede di abbassarci anche noi dall’alto del nostro io per riconoscere l’altro, e, se lo ha fatto Dio possiamo farlo anche noi.

Tenete viva la Speranza!

Vi propongo un piccolo segno….  accendere nelle vostre case una candela ogni domenica di Avvento e  recitare insieme una preghiera:

Maria, che dopo l’annuncio dell’Angelo 
hai atteso il tuo Gesù nel silenzio e nella preghiera 
insegnaci ad essere vigilanti per andare incontro a Cristo 
con le nostre lampade accese.
Maria, che hai detto il tuo sì, 
accettando di fare totalmente la volontà del Signore
aiutaci ad essere generosi ed obbedienti. 
Maria, che hai vissuto nella povertà,
ma ricca della grazia di Dio
fa’ che sappiamo accogliere il tuo Figlio Gesù 
come il dono più grande, il vero regalo di Natale

oppure:

Signore, benedici questa candela che terremo nella nostra casa
perché sia segno della nostra attesa del tuo Natale.
Tu sei la luce: risplendi come questa candela nella nostra casa
e accompagnaci in questo cammino
perché la nostra gioia sia piena di speranza!
Buon cammino di speranza in attesa del Santo Natale!

Buon cammino di speranza in attesa del Santo Natale!

Care Sorelle!!! IL NOSTRO GRAZIE A SUOR GABRIELLA E A SUOR STEFANIA

Care Sorelle … potrebbe diventare ovvio parlando di due suore. Eppure c’è qualcosa di più profondo in questo riferimento. Ci sono tanti tipo di relazioni e di legami … di naturale familiarità, di collaborazione o di lavoro, di circostanze … e poi c’è un tipo di legame che avviene a chi vive intensamente il Vangelo. E’ la grazia di sentire l’altro, al di là delle sue funzioni o incarichi, come parte importente di sè … non è solo una capacità di sintonia o di empatia, ma una profonda grazia del Signore che concede a noi creature: sentire l’altro prezioso, parte di sè (è quello che il Padre ci ha rivelato in Gesù cfr. Isaia 43,4). Allora si genera una nuova familarità che non viene dalla carne, ma è frutto della comunione.

Per questo possiamo dire il nostro grazie a queste due SORELLE!!!

IL NOSTRO GRAZIE A SUOR GABRIELLA E A SUOR STEFANIA.

È con il cuore pieno di gratitudine e anche con un po’ di tristezza che salutiamo con affetto le nostre suor Gabriella e suor Stefania.

Suor Gabriella con la sua dolcezza, la sua pazienza e la sua discreta presenza ha accompagnato tanti nostri bambini nel cammino di iniziazione cristiana, ha condiviso mesi di oratorio estivo, ha seguito tante famiglie e tante persone, sempre disponibile a ascoltare e a dire una buona parola di consolazione. 

Suor Stefania per tanti, tanti anni, sfrecciano con la sua bicicletta per le vie del nostro quartiere non ha mai fatto mancare l’Eucaristia, il suo conforto e la sua professionalità ai nostri anziani e ai nostri ammalati.

Ora ci lasciano per le loro nuove destinazioni: suor Gabriella a Trento in un quartiere popolare a seguire famiglie in difficoltà e suor Stefania a Bergamo in casa di riposo.

Sono state per la nostra comunità e per ognuno di noi una testimonianza concreta dell’amore di Dio che si fa carità e dono gratuito per gli altri, senza misura e con immensa dedizione. Non dimentichiamo anche il loro dedicarsi ai ragazzi della Grangia di Monlue.

Siamo certi che non ci dimenticheranno e non ci faranno mancare le loro preghiere.

…E noi carissime suor Gabriella e suor Stefania vi terremo sempre nel cuore e vi accompagniamo con le nostre preghiere e con il nostro affetto. 

P. S. :…. Ci mancate già… e molto!!! 

Chiesa al tempo del lockdown …

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LA PASQUA ARRIVERÀ!

LA PASQUA VERRÀ CELEBRATA NELLA NOSTRA PARROCCHIA. Abbiamo cercato degli orari in modo che ciascuno, anche quelli che lavorano o lavorano da casa, possano seguire la celebrazione in Parrocchia, o quella dell’Arcivescovo Mario o quella di Papa Francesco. Tutte le Celebrazioni del TRIDUO PASQUALE saranno trasmesse in diretta. Gli orari delle celebrazioni sono i seguenti:

DOMENICA –  5 aprile 2020 DOMENICA DELLE PALME

dalla Cappella feriale della nostra Chiesa (ore 10.00) su Zoom o canale YOUTUBE – con link su whatsApp

dalla Basilica di san Pietro con Papa Francesco (ore 11.00)  su TV2000 canale 28

dal Duomo di Milano con il nostro vescovo Mario (ore 11.00) su Chiesa Tv canale 195

(canale YouTube chiesadimilano.it ; per chi non usa i “media” si può ascoltare su Radio Marconi, Radio Mater)

 

GIOVEDI’ SANTO  – 9 aprile 2020 MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE

dal Duomo di Milano con il nostro vescovo Mario (ore 17.30) su Chiesa Tv canale 195

dalla Basilica di san Pietro con Papa Francesco (ore 18.00)  su TV2000 canale 28

dalla Cappella feriale della nostra Chiesa (ore 21.00) su Zoom o canale YOUTUBE – con link su whatsApp

 

VENERDI’ SANTO 10 aprile CELEBRAZIONE DELLA PASSIONE DEL SIGNORE

dal Duomo di Milano con il nostro vescovo Mario (ore 15.00) su Chiesa Tv canale 195

dalla Cappella feriale della nostra Chiesa (ore 17.00) su Zoom o canale YOUTUBE – con link su whatsApp

dalla Basilica di san Pietro con Papa Francesco (ore 18.00)  su TV2000 canale 28

dalla Basilica di san Pietro con Papa Francesco VIA CRUCIS (ore 21.00)  su TV2000 canale 28

SABATO SANTO 11 aprile VEGLIA PASQUALE

dalla Cappella feriale della nostra Chiesa (ore 18.30) su Zoom o canale YOUTUBE – con link su whatsApp

dalla Basilica di san Pietro con Papa Francesco (ore 21.00)  su TV2000 canale 28

dal Duomo di Milano con il nostro vescovo Mario (ore 21.00) su Chiesa Tv canale 195

 

DOMENICA 12 aprile PASQUA DI RESURREZIONE

dalla Cappella feriale della nostra Chiesa (ore 10.00) su Zoom o canale YOUTUBE – con link su whatsApp

dalla Basilica di san Pietro con Papa Francesco (ore 11.00)  su TV2000 canale 28

dal Duomo di Milano con il nostro vescovo Mario (ore 11.00) su Chiesa Tv canale 195

alle ore 12.00  Benedizione Urbi et Orbi.

 

In Parrocchia le celebrazioni saranno trasmesse in diretta tramite collegamento ZOOM (arriverà con un giorno di anticipo sui gruppi whatsapp il collegamento con cui connettersi) o sul canale YOUTUBE della nostra parrocchia semplicemente cliccando sui link che vi saranno inviati tramite whatApp.

I link potranno essere inoltrati direttamente da voi ad amici e conoscenti.

La Diocesi trasmette su Chiesa Tv canale 195 canale YouTube chiesadimilano.it ; per chi non usa i “media” si può ascoltare su Radio Marconi, Radio Mater.

Il Vaticano trasmette solitamente sulla Rai o TV2000 o Home page (https://www.vaticannews.va/it.html), sulla pagina Facebook (https://www.facebook.com/vaticannews.it/?ref=bookmarks), sul canale youtube (https://www.youtube.com/user/vaticanit).

 

La confessione pasquale.

Poiché si verificherà l’impossibilità di celebrare il sacramento della penitenza, per la ragionevole e responsabile prudenza legata all’emergenza sanitaria, si ricordi quanto la Chiesa insegna: quando si è sinceramente pentiti dei propri peccati, ci si propone con gioia di camminare nuovamente nel Vangelo e, per un’impossibilità fisica o morale, non ci si può confessare e ricevere l’assoluzione, si è già realmente e pienamente riconciliati con il Signore e con la Chiesa (cf. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452). Pertanto, a misura della sincerità del pentimento e del proponimento, nell’intimità con il Signore si faccia un atto di profonda contrizione e si scelga un gesto di penitenza che in qualche modo ripari al male commesso e rafforzi la volontà di servire il Signore. Non appena venga meno quell’impossibilità, si cerchi comunque un confessore per la confessione e l’assoluzione.

L’impossibilità di celebrare il sacramento non impedisce alla misericordia infinita di Dio di raggiungere, perdonare, salvare ogni suo figlio, ogni sua figlia.

san Giuseppe custodisci la nostra umanità

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Miei cari, oggi è la festa solenne di san Giuseppe. Un santo molto caro alla Chiesa che da tempo lo invoca come “Patrono della Chiesa Cattolica” nei momenti difficili e di prova. Infatti nei Vangeli è presentato chiaramente il compito paterno di Giuseppe verso Gesù: custodire l’umanità del Figlio di Dio. E questo in mezzo a tante difficoltà, prove e turbolenze.

L’immagine che vi propongo rappresenta proprio tutto questo.

«Mentre dunque stava pensando a queste cose, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te, Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”» (Mt 1,20-21).

Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”» (Mt 2,13).

San Giuseppe dorme, “mentre stava pensando a tutte queste cose” … immagino come dormisse tranquillo??? Quanti tormenti, quante ansie per la sicurezza della sua famiglia, sapendo che Erode li cerca per ucciderli… c’è paura per la vita.

Penso a questi difficili giorni, per certi versi molto simili, dove turbamenti, ansie e paure spesso abitano la nostra vita … e spesso il nostro sonno. Il Padre manda dal cielo un angelo che indica la via a Giuseppe e questo gli da forza e speranza. Io prego che ciascuno possa sentire vicino a sé questa presenza buona, dono del Padre. Magari siamo chiamati tutti noi ad essere buoni angeli, presenza buona del Padre, a farci vicini a quanti hanno sonni faticosi e pensieri tormentati, per indicare vie buone e ridare fiducia. San Giuseppe si prende cura del bambino e della madre e li porta in Egitto, al sicuro. Agisce prendendosi cura. Beh… un grande e limpido esempio di qual è la via per venir fuori da pensieri e situazioni tormentate: prendersi cura di chi dio ci mette accanto.

Anche oggi ascoltiamo le indicazioni di questa angelica presenza buona come ha fatto Giuseppe.

Per questo oggi la Chiesa, alle 21.00, farà una preghiera speciale proprio a san Giuseppe per questi nostri giorni turbolenti. Vi invito a unirvi a questa enorme preghiera del popolo di Dio all’uomo Giusto, al quale il Padre ha affidato l’umanità più preziosa, quella di suo Figlio. Preghiano per i padri con riconoscenza e affetto, e chiediamo tutti la grazia di PRENDERCI CURA E DI CUSTODIRE gli uni degli altri, ciò che il Padre ci affida ogni giorno.

Ai miei ragazzi … per essere GRANDI!

Miei cari ragazzi e ragazze, stiamo vivendo tutti un momento particolare e strano: la nostra vita per alcune settimane, probabilmente mesi, vi chiederà un cambio di passo importante e penso che tante cose che abbiamo imparato nei nostri incontri di formazione, all’Oratorio Estivo, alla vacanzina, ora diventano fortemente REALI!

Cosa vi sta succedendo?… Non sarete più padroni del vostro territorio di esplorazione. Vivrete in uno spazio limitato, confinato. E dovrete starci. Non solo perché ve lo chiede la legge, ma perché ve lo chiede la stessa vita. Volete vivere? Allora quella vita ora dovete proteggerla. Non è tanto la vostra vita, in gioco, in questo momento. Non siete a rischio voi. Uno strano incantesimo del virus COVID 19 rende voi bambini, adolescenti e giovani apparentemente non suscettibili o pochissimo suscettibili agli effetti clinici del virus che sta piegando il mondo. Voi non venite piegati dal virus. Ma molte altre persone sì.

I vostri nonni. In parte anche noi adulti …i vostri genitori. E poi le persone vulnerabili in termini di sistema immunitario. Ovvero chi sta facendo una terapia antitumorale e altri. Per loro oggi, tutto diventa una minaccia. Bene, è a loro che in questo momento dovete pensare, prima di tutto,  A CHI E’ PIU’ FRAGILE E DEBOLE. E’ di loro che vi dovete occupare… e preoccupare.

Tutto ciò che abbiamo imparato in questi anni in cui vi abbiamo insegnato quanto è importante vivere PRENDENDOSI CURA DEGLI ALTRI, soprattutto dei più piccoli ORA DIVENTA UNA SCELTA IMPORTANTE DELLA VOSTRA VITA.

Ma dovete anche pensare a tutto il personale sanitario che in questo momento sta combattendo una guerra che rischia di essere superiore alle forze in gioco. Medici, infermieri, paramedici: Anche oggi, di fronte al moltiplicarsi dei malati infettivi che hanno invaso i nostri ospedali, loro lavorano a favore dei loro pazienti. Ma al tempo stesso, sono in trincea contro un nemico che, anche per loro, rappresenta un rischio, molto più che per noi.

Essere adolescenti, giovani uomini e donne porta un bisogno di muoversi per il mondo. E’ stato così fino a poche settimane fa. Ricordate che voi siete i figli che hanno potuto godere di enormi possibilità e libertà. Ora siete quei bambini che noi adulti ed educatori abbiamo preso per mano per farvi crescere nella capacità di vivere la vita nella fede e nella bellezza del Vangelo.

Lo abbiamo continuato a fare anche quando i terroristi volevano convincerci del contrario. Volevano farci chiudere nelle case, pieni di spavento, impauriti dal rischio connesso alle loro azioni omicide. Noi non ci siamo piegati. Abbiamo continuato a spingervi nel fuori, a dirvi di andare, di non fermarvi. Niente avrebbe dovuto piegare il vostro diritto alla libertà.

Oggi, però, vi diciamo l’esatto contrario. Vi chiediamo di rimanere in casa.

Hanno dovuto chiudere le scuole. Pensate che i nostri bisnonni e i nostri nonni questo diritto non lo avevano e lo hanno conquistato per voi. Molti di loro a scuola ci andavano fino ai 12,13 anni. Poi tutti a lavorare. Molti di loro, al compimento del diciottesimo anno, si sono trovati obbligati ad andare in guerra. E molti vostri padri, al compimento dei 18 anni si sono trovati obbligati dallo stato a regalare un anno della loro vita per addestrarsi alla difesa della nazione, facendo il servizio di leva. Voi siete stati “sollevati” da tutto questo. Ed è stato un bene per la vostra libertà.

Ma oggi, questo ritmo si è spezzato.

E voi dovete imparare una competenza che forse non siamo stati molto bravi a trasmettervi noi adulti. Quella competenza si chiama responsabilità, ed è ciò che differenzia un adulto da un bambino.

L’adulto è quello che sa le risposte e le fornisce al bambino che gli fa domande. Tutti noi di fronte a questo virus, siamo pieni di domande: “Perché? Quanto dura? Come si fa a sconfiggerlo? Come posso essere certo di non averlo preso?”.

Siamo tutti bambini di fronte al COVID 19, fondamentalmente irresponsabili, perché queste risposte non le abbiamo. Le stiamo trovando. Le stanno trovando gli scienziati e i ricercatori che lavorano giorno e notte senza tregua. Ma c’è una risposta che ci compete: possiamo limitare la diffusione del contagio diventando responsabili e limitando la nostra zona di libertà personale. Significa che per un po’ vige il “coprifuoco”.

Tutti dobbiamo fare grandi sacrifici.

Voi dovrete imparare a studiare da casa. Vi potrete incontrare a due o tre negli spazi privati, anziché pubblici. Non possiamo farla noi per voi questa cosa. Dovete convincervi da soli che è un passaggio necessario.  Dovete cominciare a dirvelo nei social, di persona, quando vi contattate e quando vi parlate. Dovete imparare che questa è, oggi, l’educazione tra amici che serve al mondo, di cui voi dovete essere protagonisti.

Dovete vivere questo tempo come tempo di impegno.
Continuare a studiare, riempire lo spazio di vita confinato che avete disponibile di bellezza e di significato.

Questo è un tempo di sacrificio.
La parola Sacrificio è importante perchè vuole dire “rendere sacro”. Non c’è nulla di più sacro della vita e del suo valore. E oggi la vita va difesa. Più di tutto. Più di sempre.

Responsabilità e sacrificio: non ve l’avevamo mai chiesto prima di oggi in questo modo così forte. Ma oggi non possiamo non farlo. Per favore, ascoltate con tutta la vostra intelligenza questi pensieri per essere veri cristiani, cioè uomini e donne, anche giovani, che vivono nel mondo con la cura e la premura del Signore per la nostra umanità.

Da oggi, per un po’, queste saranno criteri chiave che vi daranno accesso, tra qualche mese, di nuovo al vostro futuro… che amerete di più. Molto di più di quanto succeda ora. Perché vi apparirà più sacro. E voi, in quella sacralità, sarete diventati più responsabili.

Anche questo è crescere. Anche questo è prepararsi alla vita adulta che vi aspetta. Vi penso tutti con affetto, prego per voi e vi benedico con tutto il cuore. Don Giuseppe

Ecco ora il momento favorevole!

Prima domenica di Quaresima    Milano – 1 marzo 2020

omelia dell’Arcivescovo + Mario Delpini

  1. La parola inopportuna.

Ci viene rivolta oggi una parola che suona inopportuna. Risuona una di quelle parole che possono mettere di malumore, come un intervento maldestro, come di un richiamo che sconcerta. Una parola inopportuna mette a disagio, sembra venire da chi non comprende la situazione.

E la parola inopportuna è quella di Paolo: ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

È inopportuna questa parola, ma non possiamo tacerla. Suona come maldestra e sconcertante, ma non possiamo rifiutarla.

Questo inizio di Quaresima, così strano, senza messa, senza ceneri, senza prediche, questo è il momento favorevole.

Questo momento di allarme e di malumore, di strade quasi deserte e di attività rallentate proprio nella città frenetica, questo è il momento favorevole.

È una parola inopportuna, ma è stata proclamata. Non possiamo lasciarla cadere come un seme che vada perduto. Risuoni dunque ancora, illumini questo nostro momento, chiami a conversione, se è una parola che viene da Dio.

  1. Il momento favorevole.

Vorrei perciò giungere a tutti, farmi vicino a ogni fratello e sorella che ascolta, entrare in ogni casa, visitare ogni solitudine, guardare negli occhi ciascuno di coloro che vivono male questo momento, accompagnarmi a tutti coloro che sono preoccupati per i loro cari, per i programmi di studio, di lavoro che sono saltati, per gli affari che sono sfumati…

Vorrei ripetere per tutti la parola inopportuna: ecco ora il momento favorevole!

Ecco il momento favorevole per cercare Dio: vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Non c’è niente che possa sostituire la partecipazione corale all’assemblea domenicale. La differenza tra partecipare alla messa in Chiesa e seguire la messa in televisione è la stessa che c’è tra stare vicino al fuoco che scalda e rallegra e guardare una fotografia del fuoco. Ma in questo momento in cui non è senza pericolo radunarsi in assemblea è possibile dedicare lo stesso tempo che si dedicherebbe alla messa al silenzio, alla meditazione della Parola di Dio, alla preghiera. Sono certo che lo Spirito di Dio ci aiuterà ad ascoltare l’appello di Paolo, ci incoraggerà alla conversione, ci darà ragioni per partecipare con intensità inedita alla prossima celebrazione eucaristica.

Ecco ora il momento favorevole per abitare il deserto, per esercitare la libertà, riconoscere l’insidia del tentatore e prendere posizione. È il momento favorevole per dire sì e per dire no: chi vuoi adorare, Satana o Dio? di che cosa vuoi sfamarti: della sazietà che intontisce o della parola che illumina? Quale immagine vuoi costruirti: quella che esibisce la vanità o quella che cerca la verità propria e altrui?

Ecco il momento favorevole per essere liberi.

Ecco ora il momento favorevole per esplorare le vie del digiuno gradito al Signore. Ecco il momento favorevole per cercare la riconciliazione, per praticare il buon vicinato, per spezzare il pane con l’affamato, per farsi vicini a coloro dai quali tutti si allontanano.

Ecco il momento favorevole per essere uniti nella lotta contro il male. L’allarme dei medici, le decisioni delle autorità, le pressioni mediatiche si sono rivelate di straordinaria efficacia nel lottare per contenere la diffusione del virus. E se noi fossimo tutti uniti, con tutte le forze della scienza, della amministrazione pubblica, della pressione mediatica per combattere la diffusione di ciò che rovina la vita di troppa gente? Se noi fossimo così uniti nel contrastare le dipendenze, la diffusione della droga, dell’alcol, del bullismo forse cambieremmo il volto della società.

Ecco il momento favorevole per diventare saggi ed evitare lo sperpero. Se abbiamo tempo perché sono interrotte o ridotte le attività ordinarie, possiamo evitare lo sperpero: possiamo usare il tempo per fare del bene, per pregare, per studiare, pensare, dare una mano.

Se abbiamo parole, invece di parlare dell’unico argomento imposto in questo momento, possiamo usarle per dire parole buone, per dire parole intelligenti, sagge, costruttive.

Tu sei il mio DESIDERIO!!!

Come una cerva desidera trovare un po’ d’acqua, così l’anima mia desidera Te, o mio Signore (salmo 41)

A Milano chi vuole andare alla Messa non può farlo perché l’arcivescovo Delpini ha disposto di non celebrare più Messe pubbliche fino a nuovo ordine, che sarà quello stabilito dall’autorità sanitaria. La sua decisione era stata preceduta, e poi seguita, da altri vescovi ma, naturalmente, quella del vescovo di Milano è quella che fa più scalpore.

Il cattolico che apprende, con tristezza, di non poter partecipare all’Eucarestia, se n’è dispiaciuto, certo, ma non ha pensato di essere venuto meno a un precetto (se l’ordinario del luogo dispone che non c’è la Messa, alla Messa non ci si può andare…), né ha creduto di trovarsi di fronte a una Chiesa “senza fede” che, invece di credere al Padre Eterno, ha cominciato a credere a San Roberto Burioni; né ha borbottato che “i santi preti di una volta si stanno rivoltando nella tomba” e che “ci negano di fare la Comunione proprio adesso che ne abbiamo più bisogno”. Perché i preti – anzi i santi – di una volta, facevano esattamente lo stesso. Emblematico il caso del venerabile Angelo Ramazzotti, vescovo di Pavia, che nel 1854 durante l’epidemia di colera dispone che ai moribondi non si dia il viatico perché, anche se non era chiaro il come, era evidente che il colera si contagiasse.

Insomma la Chiesa, fin dai tempi del Vangelo, sa che il sabato è per l’uomo e non l’uomo per il sabato. Il riposo rituale ebraico richiamava il riposo di Dio dopo il compimento della creazione: compimento nel quale Dio si compiace con sguardo di immenso amore. Nel momento in cui l’arcivescovo di Milano, e non solo, ha sospeso la celebrazione delle messe per prevenire il possibile contagio e la diffusione del coronavirus, bisogna vivere questa momentanea sospensione guardandola con lo sguardo di Dio che guarda la sua creazione compiuta e “vide che era cosa buona”. Viviamola con lo sguardo del Padre che ha cura delle sue creatura e le ama sopra ogni cosa.

Nella Messa il centro sono il corpo e il sangue di Cristo che elevano a dignità divina l’umanità: preservare le persone da un contagio, collaborare alla prevenzione, è un modo di celebrare lo stesso Mistero, magari valorizzando altre strade per essere intimi con Dio: per esempio quella della Comunione spirituale o quella di unirsi in preghiera al tocco delle campane.

Rinunciare alla Messa è anche un modo per sentirsi più vicini a coloro che feriti da situazioni particolari già normalmente non possono accedere al Sacramento e per poter provare quel Desiderio ardente di unione col Signore che dovrebbe animare ogni Eucarestia, ma che a volte è un po’ soffocato dall’abitudine e dalla frenesiaIn questo momento di forzata immobilità, di pausa determinata dall’emergenza, possiamo ritrovare gli spazi e i tempi dell’orazione perché, proprio in questi istanti di paura e di presenza della fragilità umana, possiamo vivere la preghiera come unione con il prossimo. 

Questi giorni di emergenza a causa del coronavirus possono farci idealmente procedere proprio in quel cammino assieme, annullando ogni differenza di razza, di religione, di lingua. Il coronavirus come altri malanni è un rischio per tutti. Quando si è nella precarietà si ha bisogno di ritrovarsi uniti contando sulla solidarietà e sul superamento di dissidi irrilevanti facendoci apprezzare davvero il senso della fraternità.

Come i discepoli chiusi nel Cenacolo, siamo pieni di paura e spavento.

È il momento in cui Gesù entra con la sua luce e dice: “Pace a voi”.

Buon cammino di Quaresima!

Foglietto Della s.messa del 1 marzo 2020 – I di Quaresima

Parrocchia B.V.Addolorata in Morsenchio
parrocchia.bvaddolorata@gmail.com – tel/fax 025065261

http://www.chiesamorsenchio.com

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Kyrie Tu che sei venuto nel mondo per salvarci, eleison. Kyrie Kyrie Kyrie eleison
Kyrie Tu che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, eleison. Kyrie Kyrie Kyrie eleison
Kyrie Tu che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, eleison. Kyrie Kyrie Kyrie eleison
Dio Onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Assisti, o Dio di misericordia, la tua Chiesa, che entra in questo tempo di penitenza con animo docile e pronto, perché, liberandosi dall’antico contagio del male, possa giungere in novità di vita alla gioia della Pasqua. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

LITURGIA DELLA PAROLA
Lettura del profeta Isaia                         58, 4b-12b

Così dice il Signore: «Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. E’ forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l’uomo sì mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”. Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherà le rovine antiche, ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni». 
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

Dal Salmo 102
(in canto) Il tuo perdono chiedo Signore, tu sei grande e buono.

Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe.  

Quanto il cielo é alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono; quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono.  

Egli sa bene di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere. Ma l’amore del Signore è da sempre, per sempre su quelli che lo temono, e la sua giustizia per i figli dei figli, per quelli che custodiscono la sua alleanza e ricordano i suoi precetti per osservarli.   

II lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi               2Cor 5, 18 – 6, 2

Fratelli, tutto questo viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio. Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «AI momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso». Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Il Signore sia con Voi. E con il tuo Spirito
Lettura del Vangelo secondo Matteo

Gloria a te, o Signore                                                                           4, 1-11

In quel tempo. Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, dì che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Parola del Signore. Lode a te o Cristo

DOPO IL VANGELO
Ecco: ora è il tempo propizio, ecco: ora è il giorno della salvezza. Prepariamoci con molta pazienza, con molte rinunce, con armi di giustizia, per grazia di Dio. Nessuno si faccia trovare, nel giorno di redenzione, ancora schiavo del vecchio mondo di peccato.

Fratelli e sorelle, la voce dello Spirito ci chiama a seguire Gesù nel deserto della Quaresima: con cuore libero, eleviamo le nostre suppliche a Dio, Padre di misericordia, perché sostenga il nostro cammino verso la Pasqua: Ascoltaci, Padre buono.

All’inizio del tempo quaresimale, ti chiediamo di sostenere il cammino della Chiesa, perché rinnovi il proposito di seguire il Signore Gesù, ti preghiamo.

Per chi si sente troppo lontano e perduto: fa’ che scopra la tua misericordia e il tuo perdono, ti preghiamo.

Per noi tutti, perché questo tempo opportuno ci renda più attenti alle necessità dei fratelli, ti preghiamo.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Perdona, o Dio, le colpe dei tuoi servi e purifica il nostro cuore perché possiamo cominciare con volonterosa letizia i giorni della penitenza quaresimale e meritiamo di ottenere gli aiuti che ti chiediamo con fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PROFESSIONE DI FEDE BATTESIMALE

 Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?  Rinuncio.

Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?    Rinuncio.

Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato?  Rinuncio.

 Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?  Credo.

Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria vergine, mori e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?   Credo.

Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?  Credo.

 Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore. Amen

SUI DONI
Ti offriamo solennemente, o Dio eterno, il sacrificio che inizia la quaresima; fa che l’esercizio della penitenza e della carità ci allontani dai nostri egoismi e, purificandoci dalle colpe, ci faccia degni di celebrare la Pasqua del Figlio tuo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore nostro Dio. E’ cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. In Cristo Signore nostro si nutre la fede di chi digiuna, si rianima la speranza, si riaccende l’amore. In lui riconosciamo la tua parola che ha creato ogni cosa; in lui ritroviamo il pane vivo e vero che, quaggiù, ci sostenta nel faticoso cammino del bene e, lassù, ci sazierà della sua sostanza nell’eternità beata del cielo. Il Tuo servo Mosè, sorretto da questo pane, digiunò quaranta giorni e quaranta notti, quando ricevette la legge. Per meglio assaporarne la soavità, si astenne dal cibo; rinvigorito dalla visione della tua gloria, non avvertì la fame del corpo né pensò a nutrimenti terreni: gli bastava la parola di Dio e la luce dello Spirito che in lui discendeva. Lo stesso Pane, che è Cristo, tua vivente Parola, tu ora ci doni alla tua mensa, o Padre, e ci induci a bramarlo senza fine. Per lui, uniti ai cori degli angeli, tutti insieme innalziamo a te l’inno di lode: Santo, …

 Mistero della fede
Tu ci hai redento con la tua Croce e la tua Risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Come è dolce il tuo spirito, o Signore! Coi tuoi prodigi hai reso grande il tuo popolo, in ogni tempo e in ogni luogo lo hai sostenuto. Tu sei il nostro Signore, soave e fedele, ci attendi con pazienza, disponi con bontà tutte le cose.

Sac. – Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento osiamo dire:
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,  venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,  e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

 Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

 Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”, non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

 La pace e la comunione del Signore nostro Gesù Cristo siano sempre con voi.
E con il tuo spirito.

 Beati gli invitati alla cena del Signore. Ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.

O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato.

ATTO DI COMUNIONE SPIRITUALE

Gesù mio, credo che sei presente nel Santissimo Sacramento, Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nell’anima mia, poiché ora non posso riceverti nella Santa Comunione, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. (Pausa di silenzio) Come già venuto, io Ti abbraccio e mi unisco totalmente a Te, e non permettere che io mi separi mai più da Te

DOPO LA COMUNIONE
Nutriti alla tua mensa, o Dio, ti chiediamo: donaci sempre il desiderio di questo Pane che ai nostri cuori incerti dà vigore di eterna sostanza.Per Cristo nostro Signore. Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito
Kyrie eleison Kyrie eleison Kyrie eleison

Vi benedica Dio Onnipotente Padre e Figlio e Spirito Santo. Amen
Andiamo in pace. Nel nome di Cristo.

INIZIA LA QUARESIMA…al tempo del coronavirus COVID-19

Comunicato stampa n. 08/2020

LA QUARESIMA AMBROSIANA INIZIA DOMENICA 1 MARZO CON LA SANTA MESSA PRESIEDUTA DALL’ARCIVESCOVO MONS. MARIO DELPINI IN DIRETTA SU TGR LOMBARDIA – RAI3

 LA CELEBRAZIONE AVVERRÀ SENZA PUBBLICO, IN ACCORDO CON L’ORDINANZA REGIONALE E TUTTI I FEDELI DALLE LORO CASE POTRANNO UNIRSI IN COMUNIONE SPIRITUALE 

RIMANGONO SOSPESE LE S.MESSE NELLE CHIESE PARROCCHIALI

 Domenica 1 marzo, tutti i fedeli della Diocesi di Milano, stando riuniti con i propri famigliari in casa, potranno unirsi in preghiera con l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, che dalla Cripta del Duomo di Milano presiederà la celebrazione eucaristica della “Domenica di inizio Quaresima”. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su TgrLombardia – Rai 3 per tutto il territorio regionale a partire dalle ore 11.00.

L’iniziativa, che non ha precedenti, è nata per ottemperare alle misure emanate dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di concerto con il Ministro della Salute, Roberto Speranza, in merito all’emergenza epidemiologica da CODIV-19.

La celebrazione, presieduta dall’Arcivescovo, avrà luogo nella Cripta dei Canonici del Duomo di Milano senza la presenza dei fedeli che potranno in ogni caso assistere alla S. Messa in collegamento tv, grazie alla collaborazione di TgrLombardia, che interpreta così il suo ruolo di servizio pubblico.

Seppure in questa forma del tutto particolare, dettata dall’esigenza di tutelare la salute pubblica recependo le indicazioni delle autorità competenti, al momento della comunione tutti i fedeli saranno invitati a recitare la formula della Comunione Spirituale.

Sempre allo scopo di favorire la partecipazione alla vita della Chiesa, pur in questo momento del tutto eccezionale, come previsto dal diritto canonico nei casi in cui non è possibile partecipare all’Eucarestia, l’Arcivescovo invita i fedeli alla preghiera individuale e in famiglia, utilizzando il sussidio disponibile sul portale www.chiesadimilano.it.

 don Walter Magni,
Responsabile Ufficio Comunicazione Arcidiocesi di Milano
Portavoce Arcivescovo

AVVENTO 2019 … dove ti trovo Signore?

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L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret,
Il mistero di Nazareth ci fa capire che Dio si rivela nella quotidianità, nelle cose ordinarie che per certi aspetti ci sembrano insignificanti, banali perché normalissime, di tutti i giorni. Noi a tanti gesti della giornata non facciamo assolutamente caso …Anzi spesso sono solo noia, stanchezza, una vita così … 
Verrebbe voglia di scappare e di andare altrove … spesso la vita di tutti i giorni sembra solo un peso da cui si vorrebbe fuggire.

Nazareth di fatto era un posto insignificante …. Nessuno avrebbe pensato che Dio si incarnasse là. Non una città, ma un villaggio di appena 150 persone, un clan familiare di esuli che aspettavano il Messia. Nessuno sapeva di questo posto ….

E Dio sconvolge tutto decidendo di incarnarsi lì! Dio è tenace nel far capire la sua via, il suo stile …
Dio si incarna nella nostra vita, nella nostra storia e noi lo possiamo trovare in quelle cose piccole che per noi sono insignificanti, addirittura tra gli insignificanti, tra quelli che non fanno testo e non hanno peso nella società. Eppure non ci si accorge che proprio lì posso trovare la presenza di Dio; anzi ciò che spesso noi tralasciamo è ciò che Dio sceglie!
E’ la grazia del quotidiano, della via di Dio, che con la sua presenza rende santa tutta la nostra vita, anche ciò che non vale ai nostri occhi. O la vita è una presenza da scoprire, in tutte le cose, oppure è un peso da sopportare. Se Dio si rivela in ogni cosa, vuol dire che posso vivere la vita innanzitutto come relazione con LUIAllora la vita è un cercare LUI, il mio tempo è il mio stare con LUI, tutto mi dice qualcosa di LUI. 

Maria, nella sua vita, ha cercato Dio e lo ha trovato.

Per questo la sua vita è stata bella ed è diventata un dono per tutti.

 

50° Anniversario di Sacerdozio di Don Franco Cecchin, Coadiutore dell’oratorio dal 1969 al 1973

Domenica 5 maggio 2019  la nostra comunità parrocchiale della B.V.Addolorata in Morsenchio è in festa per il 50° Anniversario di Sacerdozio di Don Franco Cecchin, Coadiutore dell’oratorio dal 1969 al 1973.

don Franco cecchin e i suoi ragazzi-anni 70

Domenica sarà l’occasione per incontrarlo, soprattutto, per i suoi “ragazzi” di allora e benedire insieme il Signore per il dono del suo ministero. Vi aspettiamo alla santa Messa solenne delle ore 10.30.

DON FRANCO CECCHIN

DOPO LA CELEBRAZIONE SIAMO TUTTI INVITATI A UN MOMENTO DI FESTA IN ORATORIO PER CONDIVIDERE LA GIOIA DI QUESTO ANNIVERSARIO SACERDOTALE CON DON FRANCO

 

COME POSSO AIUTARE LA MIA PARROCCHIA?

Cari Amici,
stiamo pensando ad alcune iniziative per aiutare la nostra parrocchia in questo periodo dove stiamo affrontando un po’ di lavori straordinari di manutenzione della casa parrocchiale danneggiata dalle perdite d’acqua dovute alle tubature risalenti agli anni ’50 e di ristrutturazione urgenti sulle strutture dell’oratorio.
Inoltre stiamo prevedendo il rifacimento del campo di calcio (ormai arrivato a fine vita) per permettere ai nostri ragazzi di usufruirne anche durante l’oratorio estivo in sicurezza.

Un modo semplice ma molto concreto per sostenere la raccolta fondi per questi lavori è scegliere di partecipare.

Tra le varie iniziative che verranno proposte, la prima sarà questa :

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Per permettere a tutti di partecipare terremo aperte le iscrizioni anche durante il fine settimana, direttamente in oratorio. Vi ringraziamo e contiamo sulla vostra presenza e quella di altri amici.

PARTECIPATE NUMEROSI!!!

VI ASPETTIAMO!

Arriva la quaresima!!! Prestate attenzione…Il nostro cammino verso la Pasqua sia serio e lieto, vissuto con un sorriso e un gesto di carità

Vangelo: Mc 2,18-22
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».

Ecco la lezione di Papa Francesco:

Arriva la quaresima!!! Prestate attenzione.. Arriva il periodo di Quaresima.. per quelli che staranno 40 giorni senza bere e senza mangiare … evitando cioccolato, senza bibita, senza fumare, senza spettegolare e ecc… a nulla serve questo per essere Una persona migliore…

Il miglior digiuno

Digiuno di parole negative e dire parole gentili.

Digiuno di malcontento e riempirsi di gratitudine.

Digiuno di rabbia e riempirsi con mitezza e pazienza.

Digiuno di pessimismo e riempirsi di speranza e ottimismo.

Digiuno di preoccupazioni e riempirsi di fiducia in Dio.

Digiuno di denunce e riempirsi con le cose semplici della vita.

Digiuno di tensioni e riempirsi con preghiere.

Digiuno di amarezza e tristezza e riempire il cuore di gioia.

Digiuno di egoismo e riempirsi con compassione per gli altri.

Digiuno di mancanza di perdono e riempirsi di riconciliazione.

Digiuno di parole e riempirsi di silenzio per ascoltare gli altri… assicurati, aiuterà molte persone..

Per la quaresima il papa Francesco propone 15 semplici atti di carità che ha citato come manifestazioni concrete d’amore:

* 1. Sorridere, un cristiano è sempre allegro!

* 2. Ringraziare (anche se non “bisogno” farlo).

* 3. Ricordare all’altro quanto lo ami.

* 4. Salutare con gioia le persone che vedi ogni giorno.

* 5. Ascoltare la storia dell’altro, senza processo, con amore.

* 6. Stop per aiutare. Stare attento a chi ha bisogno di te.

* 7. Animare qualcuno.

* 8. Riconoscere i successi e le qualità dell’altro.

* 9. Separare ciò che non usi e dare a chi ha bisogno.

* 10. Aiutare qualcuno in modo che possa riposare.

* 11. Correggere con amore; non tacere per paura.

* 12. avere finezze con quelli che sono vicino a te.

* 13. Pulire ciò che si è sporcato a casa.

* 14. aiutare gli altri a superare gli ostacoli.

* 15. Telefonare o visitare + i vostri genitori.

Il nostro cammino verso la Pasqua sia serio e lieto, vissuto con un sorriso e un gesto di carità

COMMENTO ARTISTICO-SPIRITUALE DEI DUE NUOVI MOSAICI POSTI ALL’INGRESSO DELLA CHIESA

 Nel Avvento 2018 un gruppo di parrocchiani ha realizzato due mosaici:

uno dedicato alla Madonna Addolorata

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e uno dedicato al Cristo risorto e alle Gerusalemme Celeste.

La nostra Chiesa è dedicata alla Madonna “Addolorata”. Non “devastata” o “disperata”; “Addolorata” cioè capace di vivere realmente la sofferenza, ma con una forte speranza. Donna capace di provare momenti di dolore reali (Cristo morto) pur rimanendo profondamente viva. Ecco perché l’abbiamo anche messa in rilievo, impreziosita, imbellita, perché non annunciamo soltanto l’eroicità di una donna, una persona che riesce a resistere agli imprevisti della vita che arrivano,

ma avviene qualcosa di più … e il mosaico che la avvolge vuole spiegare esattamente questa azione di salvezza.

Partiamo dall’alto: si parte dalla mano di Dio, mano di Dio che ritroviamo anche nell’altro mosaico, speculare. Lui è sempre origine e fine della salvezza.

Da Lui partono tre discese:

la prima, d’oro (Padre), scende su Maria;

la seconda a destra, blu (l’umanità del Figlio) scende fino al nero della nostra umanità;

la terza a sinistra, rossa, rappresenta lo Spirito Santo sulla Vergine.

San Paolo userà il tema della discesa (Fil cap. 2, 10) intesa come l’abbassamento della Trinità, (in greco Kenosi) fino al punto più profondo della nostra umanità che è il mistero della morte.

Maria è la donna, colma della presenza di Dio (“Il Signore è con te”), e questa pienezza di santità si distende in tutta la sua vita che vediamo sintetizzata e riprodotta nei riquadri marmorei (l’Annunciazione, la visitazione, il Natale la presentazione al tempio, le nozze di Cana, la crocifissione e la pietà).

L’insieme della composizione ci dice che tutto il mistero di Dio scende nella nostra umanità che ritorna a fiorire (c’è movimento, luce, colore, vita) e diventa luminosa e splendente. Addirittura questa povera e fragile terra inizia a produrre un germoglio. Dio assume la nostra umanità così tanto da condividerne la parte più terribile (la morte) per salvarci e riportarci tutti nella Casa del Padre (Gv 14).

Per questo Gesù è venuto in mezzo a noi!

Come un seme messo nella terra (Gv 12,24ss) che ci riporta alla vita, al Padre.

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Ecco perché l’Incarnazione di Cristo ci porta al Terzo Giorno, il giorno della resurrezione (statua lignea di Gesù risorto con i segni della crocifissione, che mostra il suo cuore d’oro) .

Finalmente in Gesù risorto si vede il cuore del Padre che ama tutti i suoi figli. L’umanità di Gesù è il risultato più bello dell’umanità generata dal Padre (Gv 1).

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Tutta questa grazia è frutto del sacrificio d’amore di Gesù raffigurato dall’agnello pasquale, caratterizzato dall’aureola cristoforme e dalla bandiera di vittoria sulla morte.

Sopra l’immagine dell’agnello pasquale c’è la Gerusalemme celeste mostrata dalla mano del Padre come il risultato della nostra piena comunione con lui.

Per questo c’è solo il sole, solo la luce e la mano del Padre, e noi con lui. Uno abita in Dio!

Ecco la vita cristiana! questi due mosaici ci dicono cosa succede quando entri nella Chiesa: Dio ti riempie del Suo Spirito perché tu possa stare in questa vita, in questa comunità, con uomini e donne che (guardate l’altare)

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grazie al sacrificio di Cristo e al dono della Sua Parola (guardate l’ambone)

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diventano pieni di grazia perché noi abitiamo in Dio e Dio abita in noi tutti.

Per questo i due mosaici sono frontali, consecutivi e complementari nel descrivere l’opera della nostra salvezza.

Tutto questo avviene mentre noi siamo su questa terra? Come lo viviamo?

Lo viviamo grazie alla Comunione dei Santi: uomini e donne che hanno vissuto questa benedizione di una vita con Dio; hanno capito cosa vuol dire diventare uomini abitati dal Signore.

comunità in preghieraChe ciascuno sia sempre con Lui,

abitato dalla Sua presenza!

Prepariamoci a vivere insieme il S. Natale

PREGHIERA DI BENEDIZIONE IN OCCASIONE DEL SANTO NATALE
Invitiamo la vostra famiglia a pregare insieme con le altre famiglie

DOMENICA 16 DICEMBRE, in Chiesa Parrocchiale, alle ore 17.00

Durante questa celebrazione ciascuno riceverà la benedizione con il segno dell’acqua benedetta.
Inoltre ognuno è invitato a portare dell’acqua, che sarà benedetta, e che poi ciascuno potrà riportare alla propria abitazione come segno di benedizione e comunione nella fede.

 

NELLA NOVENA DEL NATALE MEDITAZIONE SUI NUOVI MOSAICI
VENERDÌ 21 DICEMBRE

 alle ore 16,00 S. Messa e a seguire spiegazione dei mosaici
alle ore 21,00 S. Rosario e a seguire spiegazione dei mosaici

 

CONFESSIONI DI NATALE PER ADULTI
I sacerdoti saranno presenti oltre ai consueti orari anche
DOMENICA 23 dalle ore 16,30 alle ore 18,30
LUNEDI’ 24 dalle ore 10,00 alle ore 12,00

 

CELEBRAZIONI TEMPO DI NATALE
Orari delle messe nel tempo natalizio

LUNEDI’ 24 DICEMBRE ore 17,30 S. Messa di Vigilia
ORE 22.00 SANTA MESSA DI NATALE

MARTEDI’  25 DICEMBRE – S.NATALE DEL SIGNORE: ore 9.00 e ore 10.30

MERCOLEDI’ 26 DICEMBRE SANTO STEFANO: ore 10.30

GIOVEDI’ 27 DICEMBRE – SAN GIOVANNI: ore 9,00

VENERDI’ 28 DICEMBRE – SANTI MARTIRI: ore 9.00

SABATO 29 DICEMBRE: ore 17,30 S. Messa di Vigilia

DOMENICA 30 DICEMBRE: ore 9.00 e ore 10,30

LUNEDI’ 31 DICEMBRE: ore 9.00
ore 17,30 (S. Messa di Vigilia con Te Deum di ringraziamento) 

MARTEDI’ 1 GENNAIO – OTTAVA DEL NATALE ore 9.00 e ore 10.30

MERCOLEDI’ 2 GENNAIO: ore 9.00

GIOVEDI’ 3 GENNAIO: ore 9,00

VENERDI’ 4 GENNAIO: ore 9.00

SABATO 5 GENNAIO: ore 17,30 S. Messa di Vigilia Epifania

DOMENICA 6 GENNAIO – EPIFANIA DEL SIGNORE: ore 9.00 e ore 10.30

AMARE LA PROPRIA CHIESA

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Una Comunità che assomiglia a un mosaico … di umanità e fede.…  la storia continua….

Grazie Don Giuseppe perché ancora una volta ci hai coinvolti in un lavoro manuale, ma ricco di spiritualità.

In questo periodo dove insieme stiamo imparando a conoscere la Bibbia è maturata l’idea di fare un’altra catechesi visiva per la nostra comunità.

Abbiamo “mosaicato” l’ambone dove viene proclamata la Parola: un’immagine che racchiuda la forza della Parola che porta buon frutto (le spighe) e la forza dello Spirito Santo che guida e illumina le nostre vite.

Anche l’altare (con al centro l’altorilievo dell’Ultima Cena) è stato valorizzato con i segni vissuti in quello stesso cenacolo nel giorno di Pentecoste: il vento che soffia e i sette doni dello Spirito Santo.

Siamo grati per questo ennesimo segno che ci aiuta davvero a vivere intensamente ogni messa o ascolto della Parola come momento di reale comunione nella nostra comunità e a renderla “visibile” per tutti, grandi e piccini.

PROFESSIONE DI FEDE dei nuovi animatori e MANDATO EDUCATIVO per l’Oratorio Estivo 2018

Sono chiamati i ragazzi e le ragazze che faranno la loro Professione di Fede davanti a tutta la Comunità. Questo gesto è il segno di un cammino spirituale che li abilita a prendersi cura dei ragazzi che verranno loro affidati. Preghiamo il Signore perché questi giovani ragazzi sappiano testimoniare nella vita ciò che ora professano nella fede.

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Volete impegnarvi a testimoniare in mezzo alla società l’amore crocifisso e risorto del Signore Gesù con una vita di preghiera, di fedeltà alla vostra vocazione, di generosa dedizione ai fratelli? Sì, con la grazia di Dio, lo vogliamo.

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Volete impegnarvi a testimoniare in mezzo alla società l’amore crocifisso e risorto del Signore Gesù con una vita di preghiera, di fedeltà alla vostra vocazione, di generosa dedizione ai fratelli? Sì, con la grazia di Dio, lo vogliamo.

Ricevi il Vangelo e testimonialo nella vita!

Siamo felici di presentare all’intera comunità e, in particolare, ai bambini e ai ragazzi, gli animatori dell’Oratorio estivo di quest’anno

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Carissimi, con gioia la comunità cristiana accoglie il vostro entusiasmo alla vigilia di questo Oratorio estivo. Animare le giornate dei nostri ragazzi non è compito facile né scontato. Richiede passione e pazienza. A nome della comunità, vi ringrazio per la vostra disponibilità. In queste settimane vi affidiamo i più piccoli tra noi: sono il tesoro prezioso della nostra comunità, la nostra riserva di futuro. Abbiatene cura! 

Grazie, Signore, per il dono della vita, per il dono dei nostri amici e per le persone che ci vogliono bene! Grazie per averci creati a tua immagine come opere meravigliose del tuo amore. Anche quest’anno abbiamo accolto il tuo invito a fare gli animatori dell’Oratorio estivo. Ci impegniamo a giocare tutte le nostre qualità e le nostre capacità a servizio dei più piccoli e delle loro famiglie. Signore, in queste settimane desideriamo scoprire quanto siamo preziosi ai tuoi occhi e quante bellezze hai creato per noi. Donaci occhi capaci di stupore e un cuore sempre grato.

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FESTA PER IL 25 ° ANNIVERSARIO DELL’ORDINAZIONE SACERDOTALE DI DON GIUSEPPE

ordinazione-1993003La liturgia Eucaristica che stiamo per iniziare, assume un particolare significato. Oggi la nostra comunità parrocchiale è in festa. Vogliamo, infatti,  ringraziare il Signore per il dono di Don Giuseppe, nella ricorrenza del suo venticinquesimo anniversario  di ordinazione sacerdotale. Dire qualche pensiero su una persona amica  è sempre difficile e il più delle volte inappropriato. Se questa persona è anche sacerdote, è ancora più complicato. Essere amico, infatti, vuol dire condividere gioie e difficoltà, rispettando il ruolo che ognuno ricopre.

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In questi anni, noi tutti con Don Giuseppe, siamo cresciuti in “età” , e speriamo un po’ anche “in sapienza e in grazia”, perché il sacerdote è uomo di Dio. Caro Don Giuseppe, in questo periodo storico, in una società che si definisce liquida, abbiamo nel cuore una richiesta da farti: Ti chiediamo di aiutarci ad essere la “Chiesa del grembiule”, come sognava Mons. Tonino Bello. Una chiesa finalmente libera, che esce dal chiuso dei propri privilegi e dalle mura del tempio, per farsi presente e vicina a ogni uomo, là dove si vive e si lavora, là dove si costruisce la città, si soffre e si muore.Forse un po’ con te siamo già “Chiesa del Grembiule”.

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CONFIDIAMO NEL SIGNORE POICHE’ LUI PUO’ PRENDERE DELLA POVERA E MISERA ARGILLA E FARLA DIVENIRE ORO PURISSIMO CHE RISPLENDE NELLA CASA DEL PADRE!

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Ci hai insegnato ad alzare lo sguardo, indicandoci sempre il Crocefisso come punto di riferimento, insegnandoci una spiritualità concreta e creativa… pensiamo alle tue omelie… Ci hai aiutato ad accogliere e ad avere attenzione alle povertà… Pensiamo agli invisibili… Questo era anche il sogno di un grande Padre della Chiesa: il Card. Carlo Maria Martini, da te tanto amato. Un sogno che sta diventando sempre più realtà con Papa Francesco.

Grazie di tutto, caro Don Giuseppe, la preghiera del Beato Card. John Henry Newman,  ti accompagni nella stupenda avventura di annunciare con entusiasmo il Risorto:

“Guidami, luce, amica, in mezzo alle tenebre: guidami innanzi… Non ti chiedo di vedere l’orizzonte lontano, un solo passo mi basta…. Tantissimi auguri, con stima e affetto.

 

“Un prete uscito dal nostro Oratorio”

di Luca Zaninello

Circa 40 anni fa, io e l’amico Marco Rizzi iniziammo l’esperienza di educatori in San
Gregorio con un gruppo di ragazzini, classe 1968: dopo tre anni uno di questi disse
che sarebbe entrato in seminario.
Ancora oggi questo tipo di notizia desta sempre un po’ di sorpresa, ma allora
non ci stupimmo più di tanto: si vedeva che questo preadolescente aveva una sensibilità
e un’attenzione alla parola di Dio particolare. Ed è così che con grande gioia oggi festeggiamo i 25 anni di Giuseppe Facchineri.
Se non ricordo male Giuseppe era abbastanza angosciato dalle materie umanistiche che
il seminario gli proponeva, quei latino e greco non sembravano essere proprio delle
passeggiate: tuttavia lui aveva chiara la meta da raggiungere.
Abbiamo avuto la fortuna di vederlo crescere, maturare, diventare sempre più convinto
nella sua scelta: tutte le volte in cui ritornava in oratorio ci raccontava della bellezza
e dell’intensità del suo cammino, e quel sorriso che non ha mai perduto comunicava
subito la gioia di avere trovato la propria vocazione. Ho il ricordo di diverse vacanze
estive e di capodanni trascorsi insieme, con la preziosa guida di don Antonio Riva, che ci ha aiutato a crescere come cristiani e quindi come uomini, e che credo abbia trasmesso a Giuseppe quello stile pastorale, sano e vero, che mi sembra lui abbia fatto suo. Man mano che trascorrevano gli anni che lo avvicinavano al giorno dell’ordinazione sacerdotale, in tanti dicevamo che Giuseppe sarebbe diventato un ottimo “prete da oratorio”: la capacità di stare con tutti i ragazzi, quell’allegria contagiosa, e contemporaneamente la profondità di comunicare la parola di Dio con serietà, sono
tutte qualità che ne hanno caratterizzato la crescita.
La prima Messa in San Gregorio fu una grande festa, attorniato dalla sua famiglia e
dai tantissimi amici: qualche mese dopo don Giuseppe iniziava il suo ministero come
coadiutore nelle parrocchie dell’Annunciazione e poi successivamente di Santo Spirito.
Come era prevedibile, il suo carisma con i ragazzi ha lasciato segni molto positivi: in
particolare, mi ricordo quando mi parlava dei pellegrinaggi in Terra Santa o dei viaggi
che aveva organizzato con i suoi giovani, uno addirittura in Uruguay, se non ricordo
male; inoltre, la sua attenzione alla bellezza dell’arte, lo ha portato a usare questo
linguaggio per avvicinare ulteriormente adulti e giovani.
Proprio quando era a Santo Spirito che ci fece vedere i mosaici che aveva saputo realizzare coinvolgendo i suoi parrocchiani in un percorso artistico, ma soprattutto educativo: noi suoi amici eravamo stupiti per l’idea pastorale che stava alla base di tutto ciò e della qualità del risultato finale.
Poi nel 2007 don Giuseppe viene nominato parroco presso la comunità della Beata
Vergine Addolorata in Morsenchio, dove tuttora si trova: ho un ricordo ancora molto
chiaro della celebrazione in cui lui fece l’ingresso ufficiale in quella parrocchia, ma sono
stati soprattutto gli anni successivi, in cui mi è capitato di andarlo a trovare con incontri
sporadici, che mi hanno fatto percepire i bellissimi frutti che lui aveva aiutato a far crescere. Tutte le volte respiravo un clima di accoglienza, il sorriso e l’allegria delle persone sapevo bene da chi derivavano; ma fu soprattutto in occasione del crollo parziale del soffitto della chiesa, mi pare nel 2011, che don Giuseppe ha saputo far camminare unita la comunità la quale, rimboccatasi le maniche, è riuscita a
superare un momento e una prova decisamente impegnativi.
Quante volte l’ho sentito dire: “ringrazio il Signore per la comunità nella quale mi ha
messo, mi sta dando sicuramente più di quello che io sto dando a lei”.
E desidero concludere riparlando ancora dei mosaici, che don Giuseppe ha creato
anche in quest’ultima parrocchia: credo che il primo di questi risalga al 2008, nella
Cappella della Shekinà (Santa Presenza), poi ad esso ne sono succeduti altri. All’inizio
di quest’anno il suo amico padre Marko Rupnik, sacerdote artista sloveno, è passato a
trovarlo e, oltre a ricevere una straordinaria accoglienza, non ha nascosto la sua sorpresa nel vedere le opere artistiche che quella comunità aveva realizzato,
in cui la sua influenza e il suo stile erano decisamente palesi. Ma oltre ad apprezzare
i mosaici fatti in questi anni lui ha visto “l’altro grande mosaico” che tutti insieme
hanno realizzato: la comunità riunita intorno al Signore. Allora anche noi, tua comunità
originaria, ci riuniamo attorno al Signore per ringraziarLo della tua vocazione, del
bene che hai lasciato fra di noi e preghiamo per il tuo ministero sacerdotale.

Tantissimi
auguri don Giuseppe!

ORATORIO ESTIVO…SIAMO GIA’ ALL’OPERA!!!!

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Sabato 12, per tutta la giornata, si sono ritrovati insieme i prossimi animatori dell’oratorio estivo per preparare un’estate straordinaria per i bambini e le bambine che animeranno con la loro gioia il nostro oratorio estivo.

¨L’Oratorio estivo 2018 ci aiuta ad aumentare la scoperta che il creato è bello. Ed è straordinariamente bello partecipare alla bellezza del creato. Lo vogliamo dire con uno slogan che intenzionalmente abbiamo voluto stampare sulla maglietta destinata ai nostri animator: «la bellezza è nelle mani di chi si mette all’opera». Dobbiamo riconoscerlo: il creato è bellissimo. Eppure si tratta di una bellezza incompleta. Incompiuta. In attesa di ulteriore perfezione. Dio ci chiede di partecipare alla creazione, per aumentare la bellezza della creazione.

¨L’oratorio estivo 2018 vuole aiutarci a scoprire questa straordinaria dimensione del nostro essere uomini e abitanti di questo mondo.

¨Possiamo scoprire che mentre l’uomo si mette all’opera e partecipa alla creazione, mentre cioè costruisce, in realtà si costruisce. Partecipare all’opera di Dio è la modalità sorprendente e straordinaria attraverso cui ogni uomo diventa se stesso e costruisce la propria umanità.

Siamo talmente abituati al mondo che ci circonda, che troppo spesso non ci accorgiamo di quanto bello esso sia. Dio ci ama a tal punto da renderci parte di un universo che è, in ogni suo particolare, perfetto; ed è perfetto proprio perché creato da Lui. Non solo: Dio si fida così tanto di ciascuno di noi da chiederci di andare oltre il nostro essere Sue creature: ci invita a diventare custodi e creatori a nostra volta. Non possiamo restare inerti di fronte a una dimostrazione di Amore così grande! Tocca a noi: usiamo la testa, il cuore e sporchiamoci le mani. Prendiamoci cura delle cose e delle persone che abbiamo accanto, ridoniamo l’amore che ci è stato donato, mettiamoci in gioco e accettiamo la sfida che ogni giorno ci viene lanciata! Qual è l’obiettivo? Ma è ovvio: la Felicità!

Bravi gli animatori che hanno partecipato e nei prossimi lunedì continueranno l’allestimento dell’Oratorio e bravi gli educatori degli adolescenti che hanno guidato questo momento. Grazie ai loro genitori che li hanno coccolati dalla colazione alla cena…bene… siamo già tutti ALLOPERA2018 (non è un errore…).

ecco le parole del canto 2018, utili anche per pregare:

Apri gli occhi, guardati intorno

E ti accorgerai che esiste un mondo

Che è qui perché sei stato amato e sei amato ancora.

Apri il cuore, vai fino in fondo

E scoprirai che ciò che hai accanto

Aspetta te: è il tuo momento, devi averne cura.

Se ti fidi del Signore, parola e libertà,

Questa sfida accetterai…

All’opera!

Ora tocca a te, all’opera!

Tu prendi questa vita e giocala!

Avrai il coraggio di chi il mondo cambierà…

All’opera!

Tocca a te, all’opera!

La storia inizia qui, tu scrivila!

Sarà l’Amore che I tuoi sogni guiderà…

All’opera!

Tocca proprio a te, gioca la tua vita,

Forza troverai nella fatica

Se capirai che per ogni istante dato ricevi amore.

Mani, testa e cuore serviranno, sai

Il bello che c’è attorno proteggerai.

Se fai come Lui, tu che sei creatura imparerai a creare.

Nello sguardo del Signore, promessa e verità,

Il tuo posto troverai…

All’opera!

Ora tocca a te, all’opera!

Tu prendi questa vita e giocala!

Avrai il coraggio di chi il mondo cambierà…

All’opera!

Tocca a te, all’opera!

La storia inizia qui, tu scrivila!

Sarà l’Amore che I tuoi sogni guiderà…

 

GRANDI SODDISFAZIONI DAI NOSTRI ATLETI!

JUDO

Il 18 marzo a Piancogno II Campionato Regionale di judo. Le nostre atlete hanno vinto rispettivamente: Arianna e Maia medaglia d’oro: Raffalla e Giovanni medaglia d’argento e Valentina medaglia di bronzo.

PALLAVOLO

Domenica 8 aprile  – fase a eleminatoria diretta, finale 1°-2° posto categoria juniores – silver : le nostre ragazze hanno conquistato un meritato 2° posto.

CALCIO

Domenica 8 aprile i nostri Juniores hanno vinto il girone della fase finale Interregionale di Milano della “Junior Tim Cup – il calcio negli oratori”, il torneo giovanile di calcio a 7 under 14 promosso da Lega Serie A, TIM e CSI. Si contenderanno il titolo nella finale nazionale del 9 maggio all’Olimpico di Roma.

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In preparazione alla PROSSIMA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 11 FEBBRAIO 2018: “PRENDERSI CURA …DI CHI CURA”

“Prendersi cura di chi cura”

La demenza è una patologia in continua crescita soprattutto a causa del miglioramento dell’aspettativa di vita e dell’aumento della popolazione anziana. Con il termine demenza si indicano tutte quelle condizioni neurologiche di degenerazione e morte cellulare che producono una progressiva perdita di capacità cognitive, in particolare la memoria. Si tratta di una patologia cronica che coinvolge non solo il malato, ma anche tutto il sistema famigliare che si trova a vivere un costante affaticamento fisico ed emotivo con disorientamento, ansia, paura, perdita di speranza. La demenza diventa così, all’interno della vita della famiglia e in senso intergenerazionale, un vero e proprio evento traumatico a cui tutti sono esposti e chiamati a fare fronte.

 Il caregiver è colui che è più direttamente coinvolto nella cura del malato e, proprio per questo, risulta spesso maggiormente esposto al rischio di dover apportare radicali modifiche alla sua organizzazione di vita con un conseguente significativo impatto emotivo. Sovente chi assiste un malato di demenza prova crescenti sentimenti di inefficacia, isolamento, ansia.

 Il progetto “prendersi cura di chi cura” si rivolge proprio ai caregiver e prevede la realizzazione all’interno dei Consultori famigliari della Fondazione Guzzetti di gruppi di sostegno tramite l’utilizzo dell’EMDR, acronimo che sta per “desensibilizzazione ed elaborazione dei traumi attraverso il movimento oculare”, una moderna tecnica psicologica che aiuta ad affrontare e superare l’evento stressante.

Locandina Gruppo Caregivers 2018 (2)

 Una prima esperienza si è svolta presso il Consultorio Kolbe tra ottobre e dicembre 2017 con un ottimo riscontro da parte dei partecipanti che hanno giudicato molto utile il lavoro fatto sia per la significativa riduzione dei vissuti stressanti sia per aver potuto trovare in chi vive situazioni simili un importante conforto.

 Il progetto è strutturato in 7 incontri di 1 ora e ½, una volta la settimana, dalle 15.00 alle 17.00. La partecipazione è completamente gratuita.

 Il prossimo gruppo si terrà presso il Consultorio Kolbe – viale Corsica 68 a Milano e partirà nel mese di marzo con il seguente calendario:

14/21/28 marzo; 4/11/18 aprile; 6 giugno.

 Per informazioni e iscrizioni: 02 70006393 / info@consultorio-kolbe.it.

 Il gruppo EMDR per chi assiste un malato di demenza 

Dott.ssa Cristina Fumi  e Dott.ssa Silvia Inglese

volantone guzzetti

presentazione ufficiale del percorso dei quaresimali 2018

L’itinerario di quest’anno è un invito a rivivere in termini non devozionali o sacrali il “vangelo della Pasqua”, ma a ritrovare quelle parole evangeliche che anche oggi, nei passaggi esigenti e significativi del nostro vivere diventano luce che mostra la strada possibile da percorrere … è un’istruzione a camminare nella luce della sua Presenza. 

La qualità delle tematiche  e soprattutto la preziosa presenza di persone di altissimo livello professionale e umano ci rendono consapevoli dell’occasione più unica che rara di questo itinerario. Per questo non solo invito a partecipare, ma a diffondere e a invitare persone che sicuramente avranno beneficio, incoraggiamento e buoni contenuti per il loro cammino. Ecco il programma dei quaresimali:

QUARESIMA - VOLANTINO BVA 2018

Anche se c’era la nebbia … abbiamo visto il mosaico! Da un semplice “benvenuto” ad un sorprendente incontro! La visita preziosa di padre Marko Ivan Rupnik a Morsenchio!

29 gennaio 2018, in una sera piena della tipica nebbia milanese … cosa sarà successo di strano a Morsenchio? P. Marko Rupnik è stato per una sera ospite della nostra comunità, a casa di don Giuseppe, mentre era di passaggio per una conferenza ai Parroci della città di Milano.

La sua breve permanenza- ci ha permesso di incontrarlo e di mostragli i nostri mosaici- è stata un grande dono per la nostra comunità che è molto abitata dalla sua spiritualità e abitata oramai da molti mosaici.

L’incontro (nella nebbia) è stato spettacolare -da far sbarrare gli occhi anche a padre Rupnik-… il salone dell’oratorio, a quell’ora di sera (non proprio in un orario e un clima agevole!) pieno di famiglie, adolescenti, giovani, adulti, educatori, catechiste, allenatori, CPP…

… si, c’era la nebbia, ma si sono visti benissimo i mosaici che il buon Dio ha messo in questa comunità, dove ciascuno è tessera preziosa e necessaria … e non importa la sua forma, perchè tutti riuniti dallo Spirito che rende santa la comunione … così com’è… splendida armonia delle nostre misere imperfezioni!

Abbiamo anche visto

la commozione di un uomo sapiente che ama Dio per l’accoglienza ricevuta

abbiamo visto la sua gioia nell’incontrare i nostri ragazzi e giovani

l’immediata cordialità di chi raggiunge il cuore e parla al cuore… e tutti siamo rimasti commossi e onorati per la sua riconoscenza.

Gli abbiamo fatto vedere i mosaici che abbiamo fatto in questi anni e lui ci dice che ha visto “un altro grande mosaico” che tutti insieme abbiamo realizzato in questi anni: la comunità riunita intorno al Signore.

Le sue parole e la sua benedizione finale sono state come un balsamo che incoraggia e sprona l’animo al bene.

Questa sera abbiamo anche imparato che le relazioni, quando sono vere, non si misurano sulla quantità, ma sull’intensità delle sintonie spirituali. Ci si vede … ed è come se da sempre ci si frequentasse. In questo breve tempo di incontro, semplicemente e per Grazia, abbiamo gustato la verità di una profonda amicizia nel Signore.

Non so se riusciremo a visitare l’Atelier del centro Aletti  (http://www.centroaletti.com/),

non so se riusciremo a fare qualche opera insieme

non so se riusciremo a visitare la Cappella del Papa

siamo sicuri che l’incontro di questa sera  ci ha fatto volere più bene.

ps: Caro padre Marko, se per caso tu riescissi a farci fare anche solo qualcuna di queste cose …noi (oltre a volere bene a te e alla tua comunità)… saremmo molto contenti!!! :):):)

… cosa vuoi, siamo così, … spontanei … un po’ del Viale,

ma quando passi ricordati: tu qui sei di casa!

 

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ps: seguiranno le pubblicazioni di altre foto e delle parole che il padre ci ha rivolto

 

 

I NUOVI DIPINTI della Cappella Feriale (gennaio 2018) “LA MISERICORDIA CHE CI HA SALVATI”

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FESTA DELLA FAMIGLIA 2018

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TENER VIVO L’AMORE ovvero L’AMORE CHE CI RENDE VIVI!

L’amore non è un’esplosione iniziale di energie che va esaurendosi, nel tempo, sino a scemare nel grigiore quotidiano ed infine nella sopportazione dell’altro (quella che i cattolici, “ solo”praticanti, chiamano la “croce del matrimonio”).
In realtà, ogni essere umano è aperto ad innumerevoli possibilità e ha, in se, tutte le potenzialità dell’umanità. Il cuore di una persona, il suo centro e inconoscibile, indescrivibile, indicibile. La conoscenza dell’altro non e mai conclusa. Chi ha la pretesa di conoscere qualcuno ha smesso di amarlo e lo ha trasformato in una casella di quel mosaico della vita che ha solo se stesso al centro.
Solo l’amore consente di fare una “vera” esperienza e conoscenza dell’altro, della sua umanità e unicità. L’amore è dinamico, non va spegnendosi progressivamente e inevitabilmente ma si alimenta e cresce continuamente attraverso le esperienze che la vita ci apparecchia.
Paradossalmente solo alla fine di una vita condivisa puoi dire di amare l’altro sapendo quel che dici, dando il giusto significato alla parola “ti amo”.
L’amore è veramente l’incontro tra due mondi, storie, biografie che costruiscono un nuovo mondo, passando dal mondo dell’io a quello del noi, attraverso l’esperienza di un “io” e un “tu” che sanno “dialogare” e stupirsi della diversità dell’altro, sentendo sempre meno la relazione e l’incontro come fatica, peso. Noi umani siamo costitutivamente strutturati per la collaborazione, l’incontro, la condivisione, unico modo per ridurre limiti, fragilità, vulnerabilità personale. “Collaboriamo” anche per introdurre nuovi esseri umani nella storia e ne “condividiamo” il frutto.Chi dice di amare per sempre dice una bugia, o meglio, dice la verità del momento …senza sapere come sarà il giorno dopo. Solo impegnandoci a riscoprire, ogni giorno, la bellezza umana dell’atro si può sperimentare un amore che attraversa e segna tutta una vita.

PROSSIME INIZIATIVE DI FRATERNITA’… DA SEGNARE IN AGENDA!

Il prossimo periodo che ci aspetta è ricco di proposte e iniziative per la vita della nostra parrocchia. Vi invitiamo a partecipare come occasione per alimentare legami comunitari riscoprendoci gioiosa comunità che vive il tempo della festa e della condivisione.
Alcune di queste iniziative, inoltre, saranno anche occasione per raccogliere i fondi utili alla ristrutturazione dell’area dell’oratorio destinata al gioco dei bambini più piccoli.
Un grazie particolare al gruppo mamme e al gruppo animatori che stanno dando vita a queste proposte. A tutti l’invito a partecipare e a coinvolgere persone amiche!

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LA MIA PRIMA FRATERNITA’ IN ORATORIO…. AVEVO 7 ANNI!

Domenica 21 gennaio la nostra comunità ha fatto grande festa ai bambini del primo anno di catechismo e alle loro famiglie. Per la prima volta abbiamo vissuto un momento tradizionale del nostro percorso formativo: la giornata di fraternità con i genitori. Belle le nostre famiglie, belle le catechiste con gli animatori, proprio belli i nostri bambini! Abbiamo gustato due bei doni: la semplicità e la gioia, semplici ma essenziali ingredienti per rendere ogni cosa della quotidianità… spettacolare! Grazie ai papà e alle mamme che hanno partecipato con grande disponibilità e scioltezza a questa giornata rendendola…. gustosa!

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ABBIAMO VISTO LA SUA STELLA E SIAMO VENUTI AD ADORARLO!

natale bambino 2017

Come ai magi la stella, a noi si fa guida – nella notte –  la luce di Cristo risorto! 

(dal Preconio Pasquale)

Abbiamo celebrato nella gioia le trascorse festività natalizie. Veramente Il Signore visita il suo popolo e lo inonda della sua grazia “Benedetto il Signore che ha visitato e redento il suo popolo”. Celebrare l’inizio della nostra salvezza ci dona fiducia e speranza per riprendere la vita di ogni giorno maggiomenti consapevoli che Il Padre ascolta i suoi figli, ci sente preziosi e per noi mantiene ogni giorno la sua benedizione e protezione.

Venite adoriamo! Abbiamo pregato adorando colui che per la nostra salvezza dà la vita e ci accompagna ogni giorno con la sua PRESENZA. Ha quanti l’hanno accolto ha dato il POTERE DI VIVERE DA FIGLI DI DIO in questa vita.

Ogni giorno preghiamolo e adoramolo, LUI che “ci ha visitato come un sole che sorge” e con la sua parola illumina i nostri passi.

Abbiamo pregato chiedendo di “rischiarare la vita di tanti di noi che sono nelle tenebre e alcuni anche nell’ombra della morte”.

Abbiamo pregato per la pace … nel mondo e nei cuori!

Si, Padre, dirigi ogni giorno i nostri passi sulla via della pace!

La voce del tuo Figlio, di domenica in domenica, sia come la stella che guida i nostri passi nella vita quotidiana.

Note di Natale

 

PRANZO COMUNITARIO PER ANZIANI GIOVEDI’ 21 DICEMBRE ALLE ORE 12,30

Come di consueto per prenotarsi dare il nome a Rosanna per il gruppo terza età oppure in segreteria. Contributo 5 €.

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FESTA DI NATALE per le FAMIGLIE

SABATO 23 DICEMBRE ALLE ORE 15,30 aspettiamo in oratorio tutti i bambini per un pomeriggio di festa e di giochi. Alle 17,30 aspettiamo anche i genitori per una merenda insieme e per scambiarci gli auguri.

CONFESSIONI DI NATALE

ADO e PRE-ADO: sabato 23 dicembre ore 19,00

ADULTI: guardare i cartelli appesi in Chiesa

 VACANZE NATALIZIE: orario apertura oratorio

L’oratorio rimarrà aperto dalle ore 15,00 alle ore 18,30 (per chi lo desidera ci sarà uno spazio adatto per fare i compiti delle vacanze) nei seguenti giorni: dal 27 al 29 dicembre e dal 2 al 5 gennaio.

L’offerta straordinaria alla Chiesa, in occasione del santo Natale, può essere fatta usando le buste che saranno distribuite in chiesa in una delle prossime domeniche e può essere lasciata nell’apposito contenitore in fondo alla chiesa.

Per aiutare la Parrocchia tramite bonifico bancario:

intestato a: Parrocchia Beata Vergine Addolorata in Morsenchio – Banca Prossima

Iban :  IT 13 Q 03359 01600 1 0000 0011560

Un ringraziamento particolare per coloro che mantengono l‘impegno AMICI CHIESA.

BENEDIZIONE BAMBINELLI DEL PRESEPIO

Siamo invitati in questo periodo a fare il presepe nelle nostre case. E’ un segno prezioso della tradizione che ci fa vedere quanto ci ha amato il Signore Gesù facendosi presente in mezzo a noi. Alle Messe di sabato 16 e domenica 17 dicembre ciascuno potrà portare in chiesa la statua di Gesù Bambino – che la notte di Natale siamo invitati a mettere nel nostro presepe – per ricevere la benedizione

PREGHIERA DI BENEDIZIONE

IN OCCASIONE DEL SANTO NATALE

Invitiamo la vostra famiglia

a pregare insieme con le altre famiglie

 DOMENICA 17 DICEMBRE,

in Chiesa Parrocchiale, alle ore 17.00

Durante questa celebrazione ciascuno riceverà la benedizione con il segno dell’acqua benedetta.

Inoltre ognuno è invitato a portare dell’acqua, che sarà benedetta, e che poi ciascuno potrà riportare alla propria abitazione come segno di benedizione e comunione nella fede.

 ORARIO S. MESSE TEMPO DI NATALE 2017

 SABATO 23  DICEMBRE

Ore 17,30 Santa Messa prefestiva della domenica

 DOMENICA 24 DICEMBRE

DOMENICA PRENATALIZIA

ore 9,00 e ore 10,30 Sante Messe

della Domenica prenatalizia

 

DOMENICA 24 DICEMBRE

VIGILIA DI NATALE

(non ci sarà la S. Messa delle ore 17.30 )

ORE 22.00 SANTA MESSA DI NATALE

 

LUNEDI’ 25 DICEMBRE

NATALE DEL SIGNORE

ore 9.00 e ore 10.30

 

MARTEDI’ 26 DICEMBRE

SANTO STEFANO  ore 10.30

(non ci sarà la S. Messa delle ore 18,00)

 MERCOLEDI’ 27 DICEMBRE – SAN GIOVANNI

ore 9,00 e ore 16,00

 GIOVEDI’ 28 DICEMBRE – SANTI MARTIRI

ore 9.00 e ore 18.00

 VENERDI’ 29 DICEMBRE: ore 9.00 e ore 16,00

 SABATO 30 DICEMBRE:

ore 17,30 S. Messa di Vigilia

 DOMENICA 31 DICEMBRE

ore 9.00 e ore 10,30

con il solenne canto del Te Deum

(non ci sarà la S. Messa delle ore 17.30 )

 LUNEDI’ 1 GENNAIO – OTTAVA DEL NATALE

ore 9.00 e ore 10.30

 MARTEDI’ 2 GENNAIO: ore 9.00 e ore 18,00

MERCOLEDI’ 3 GENNAIO: ore 9,00  e ore 16,00

GIOVEDI’ 4 GENNAIO: ore 9.00 e ore 18,00

 VENERDI’ 5 GENNAIO:

(non ci sarà la S. Messa delle ore 9,00)
ore 17,30 S. Messa di Vigilia Epifania

 SABATO 6 GENNAIO 

EPIFANIA DEL SIGNORE 

ore 9.00 e ore 10.30

(non ci sarà la S. Messa delle ore 17.30

DOMENICA 7 GENNAIO

DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

ore 9,00 e ore 10,30

 

Fratelli!

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L’incontro dei preti con l’Arcivescovo Mario mi ha fatto ripensare alle parole che lui ha detto iniziando il suo ministero “esprimo il proposito di praticare uno stile di fraternità, che, prima della differenza dei ruoli, considera la comune condizione dell’esser figli dell’unico Padre: “fratelli, sorelle!”. … offrire una intenzione di frequentazione quotidiana, di disponibilità ordinaria, di premurosa, discreta trepidazione per il destino di tutti. Fratelli! … l’impegno di uno stile di vita, di una consuetudine a riconoscerci in una fraternità sciolta, semplice, operosa e fiduciosa. Fratelli.”