







PARROCCHIA BEATA VERGINE ADDOLORATA IN MORSENCHIO
Diocesi di Milano, Zona I, Decanato Vigentino, viale ungheria 32, Milano
Accompagnati dalla storia di Pinocchio è continuata l’avventura estiva del nostro oratorio con la vacanza a Bormio 2000!
Tra riflessioni, momenti di preghiera, gite, giochi e tanta voglia di stare insieme, abbiamo vissuto una settimana intensa di convivenza fraterna che ha coinvolto tante fasce d’età: piccoli, bambini, ragazzi, adolescenti, giovani e adulti.
Ringraziamo il Signore anche quest’anno per questa esperienza dove ognuno ha sicuramente portato a casa la consapevolezza che siamo Figli di un Padre che ci ama incondizionatamente nonostante le nostre fragilità, nuove amicizie e….. un piccolo Pinocchio per ricordarci tutto questo!
ECCO QUANTO E’ BELLO E DOLCE CHE I FRATELLI STIANO INSIEME! salmo 132
A TUTTI L’AUGURIO DI CONTINUARE UN BUON TEMPO DI RIPRESA E DI RIPOSO.
La proposta prosegue idealmente l’avventura dell’estate scorsa. Dopo aver contemplato il creato come splendido dono di Dio è ora di rimboccarsi le maniche e darsi da fare: «Ora tocca a te, allOpera! Tu prendi questa vita e giocala! Avrai il coraggio di chi il mondo cambierà…», si canta in uno degli inni dell’Oratorio estivo 2018.
A prendersi cura dei bambini e preadolescenti nei 1000 oratori ambrosiani saranno gli animatori, adolescenti e giovani dai 15 anni in su: circa 50 mila in tutta la Diocesi. «Ragazzi improbabili» li ha definiti l’arcivescovo in occasione della presentazione dell’Oratorio estivo in piazza Duomo. Ragazzi improbabili perché, «mentre il luogo comune li definisce egoisti, loro invece sono generosi; mentre il giudizio universale prevede che ciascuno pensi per sé e usi il suo tempo per fare quello che vuole, pensano agli altri, hanno intenzione di dedicare le prossime settimane per far radunare i più giovani, invitarli alla preghiera, organizzare per loro i giochi e i laboratori».
Sono chiamati i ragazzi e le ragazze che faranno la loro Professione di Fede davanti a tutta la Comunità. Questo gesto è il segno di un cammino spirituale che li abilita a prendersi cura dei ragazzi che verranno loro affidati. Preghiamo il Signore perché questi giovani ragazzi sappiano testimoniare nella vita ciò che ora professano nella fede.
Volete impegnarvi a testimoniare in mezzo alla società l’amore crocifisso e risorto del Signore Gesù con una vita di preghiera, di fedeltà alla vostra vocazione, di generosa dedizione ai fratelli? Sì, con la grazia di Dio, lo vogliamo.
Volete impegnarvi a testimoniare in mezzo alla società l’amore crocifisso e risorto del Signore Gesù con una vita di preghiera, di fedeltà alla vostra vocazione, di generosa dedizione ai fratelli? Sì, con la grazia di Dio, lo vogliamo.
Ricevi il Vangelo e testimonialo nella vita!
Siamo felici di presentare all’intera comunità e, in particolare, ai bambini e ai ragazzi, gli animatori dell’Oratorio estivo di quest’anno
Carissimi, con gioia la comunità cristiana accoglie il vostro entusiasmo alla vigilia di questo Oratorio estivo. Animare le giornate dei nostri ragazzi non è compito facile né scontato. Richiede passione e pazienza. A nome della comunità, vi ringrazio per la vostra disponibilità. In queste settimane vi affidiamo i più piccoli tra noi: sono il tesoro prezioso della nostra comunità, la nostra riserva di futuro. Abbiatene cura!
Grazie, Signore, per il dono della vita, per il dono dei nostri amici e per le persone che ci vogliono bene! Grazie per averci creati a tua immagine come opere meravigliose del tuo amore. Anche quest’anno abbiamo accolto il tuo invito a fare gli animatori dell’Oratorio estivo. Ci impegniamo a giocare tutte le nostre qualità e le nostre capacità a servizio dei più piccoli e delle loro famiglie. Signore, in queste settimane desideriamo scoprire quanto siamo preziosi ai tuoi occhi e quante bellezze hai creato per noi. Donaci occhi capaci di stupore e un cuore sempre grato.
Sabato 12, per tutta la giornata, si sono ritrovati insieme i prossimi animatori dell’oratorio estivo per preparare un’estate straordinaria per i bambini e le bambine che animeranno con la loro gioia il nostro oratorio estivo.
¨L’Oratorio estivo 2018 ci aiuta ad aumentare la scoperta che il creato è bello. Ed è straordinariamente bello partecipare alla bellezza del creato. Lo vogliamo dire con uno slogan che intenzionalmente abbiamo voluto stampare sulla maglietta destinata ai nostri animator: «la bellezza è nelle mani di chi si mette all’opera». Dobbiamo riconoscerlo: il creato è bellissimo. Eppure si tratta di una bellezza incompleta. Incompiuta. In attesa di ulteriore perfezione. Dio ci chiede di partecipare alla creazione, per aumentare la bellezza della creazione.
¨L’oratorio estivo 2018 vuole aiutarci a scoprire questa straordinaria dimensione del nostro essere uomini e abitanti di questo mondo.
¨Possiamo scoprire che mentre l’uomo si mette all’opera e partecipa alla creazione, mentre cioè costruisce, in realtà si costruisce. Partecipare all’opera di Dio è la modalità sorprendente e straordinaria attraverso cui ogni uomo diventa se stesso e costruisce la propria umanità.
Siamo talmente abituati al mondo che ci circonda, che troppo spesso non ci accorgiamo di quanto bello esso sia. Dio ci ama a tal punto da renderci parte di un universo che è, in ogni suo particolare, perfetto; ed è perfetto proprio perché creato da Lui. Non solo: Dio si fida così tanto di ciascuno di noi da chiederci di andare oltre il nostro essere Sue creature: ci invita a diventare custodi e creatori a nostra volta. Non possiamo restare inerti di fronte a una dimostrazione di Amore così grande! Tocca a noi: usiamo la testa, il cuore e sporchiamoci le mani. Prendiamoci cura delle cose e delle persone che abbiamo accanto, ridoniamo l’amore che ci è stato donato, mettiamoci in gioco e accettiamo la sfida che ogni giorno ci viene lanciata! Qual è l’obiettivo? Ma è ovvio: la Felicità!
Bravi gli animatori che hanno partecipato e nei prossimi lunedì continueranno l’allestimento dell’Oratorio e bravi gli educatori degli adolescenti che hanno guidato questo momento. Grazie ai loro genitori che li hanno coccolati dalla colazione alla cena…bene… siamo già tutti ALLOPERA2018 (non è un errore…).
ecco le parole del canto 2018, utili anche per pregare:
Apri gli occhi, guardati intorno
E ti accorgerai che esiste un mondo
Che è qui perché sei stato amato e sei amato ancora.
Apri il cuore, vai fino in fondo
E scoprirai che ciò che hai accanto
Aspetta te: è il tuo momento, devi averne cura.
Se ti fidi del Signore, parola e libertà,
Questa sfida accetterai…
All’opera!
Ora tocca a te, all’opera!
Tu prendi questa vita e giocala!
Avrai il coraggio di chi il mondo cambierà…
All’opera!
Tocca a te, all’opera!
La storia inizia qui, tu scrivila!
Sarà l’Amore che I tuoi sogni guiderà…
All’opera!
Tocca proprio a te, gioca la tua vita,
Forza troverai nella fatica
Se capirai che per ogni istante dato ricevi amore.
Mani, testa e cuore serviranno, sai
Il bello che c’è attorno proteggerai.
Se fai come Lui, tu che sei creatura imparerai a creare.
Nello sguardo del Signore, promessa e verità,
Il tuo posto troverai…
All’opera!
Ora tocca a te, all’opera!
Tu prendi questa vita e giocala!
Avrai il coraggio di chi il mondo cambierà…
All’opera!
Tocca a te, all’opera!
La storia inizia qui, tu scrivila!
Sarà l’Amore che I tuoi sogni guiderà…
Se resti in noi Santo Spirito vivremo proprio come Gesù.
Dacci sapienza per leggere la vita e la realtà attraverso gli occhi suoi.
Aiutaci a capire cosa bisogna fare, facci imparare a vedere il mondo
col tuo sguardo di saggezza.
Se resti in noi Santo Spirito vivremo proprio come Gesù.
Dona alla mente intelletto per capire il tuo disegno grande su di noi. Infondi in noi la voglia di vita buona e vera, con il tuo aiuto comprenderemo il senso del nostro percorso.
Se resti in noi Santo Spirito vivremo proprio come Gesù.
Alcune volte la vita è complicata e non si sa che strada prenderà.
Per ogni cuore in dubbio ci doni il tuo consiglio,
e ogni passo lungo il cammino sarà fermo e più sicuro.
Se resti in noi Santo Spirito vivremo proprio come Gesù.
Dona fortezza a chi sente la stanchezza e a chi si trova in difficoltà.
Non farci scoraggiare quando la vita è dura,
nelle fatiche di ogni giorno la Parola porta frutto.
Se resti in noi Santo Spirito vivremo proprio come Gesù.
Facci scoprire ogni cosa del creato che è stupenda opera di Dio.
Il dono della scienza aprirà i nostri occhi,
e scopriremo che il mondo è bello perché è frutto del Suo amore.
Se resti in noi Santo Spirito vivremo proprio come Gesù.
E scopriremo in lui l’amico vero a cui affidarci con serenità.
Che tutta la sua Chiesa possa seguir nei passi:
nella pietà a ci legheremo a lui e resteremo saldi.
Se resti in noi Santo Spirito vivremo proprio come Gesù.
Rendici docili e lasciaci guidare come un bimbo con il suo papà.
Il Padre sa che fare, non ci farà sbagliare:
timor di Dio non è paura ma rispetto ed umiltà.
La vita di un cristiano poi è doppiamente avventura, perché è la sete stessa di Dio che lo sospinge avanti, perché è Dio stesso che chiama a camminare con Lui e verso di Lui… Nessuno è più viandante di un cristiano. Il cristiano ha sete di tutte le cose visibili ed invisibili; la sete che non si può frazionare in piccole avventure, saldato com’è a Qualcuno, che pur non conoscendo ancora bene, pur non sapendo con qual nome chiamarlo, sa di dover cercare nella più bella avventura che è la vita… che ci ha donato!
1° RIFLESSIONE – INIZIO DEL PELLEGRINAGGIO
Mt 4,18-22 Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini” . Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Preghiera del Cammino
Signore, illuminami e guidami nella fede, nella speranza e nella carità.
La strada che tu hai percorso sia da me seguita.
Tutto ciò che tu ami sia da me amato.
Tu, Luce, illumina le mie tenebre.
Tu, Forza, sorreggi la mia debolezza.
I miei occhi siano i tuoi occhi,
le mie mani siano le tue mani,
le mie spalle siano le tue.
Il mio cuore sia il tuo cuore, affinché i fratelli,
tramite la mia umile e fedele presenza,
possano incontrare Te e, nella fede, vederti e amarti.
Signore, prendimi come sono e fammi come tu mi vuoi.
2° RIFLESSIONE
Mc 10, 35-40
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: “Maestro, vogliamo che tu ci faccia per noi quello che ti chiederemo”. Egli disse loro: “Che cosa volete che io faccia per voi?”. Gli risposero: “Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra”. Gesù disse loro: “Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?”. Gli risposero: “Lo possiamo”. E Gesù disse: “Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato” .
PREGHIERA DI GIOVANNI PAOLO II SULLA TOMBA DI SAN GIACOMO
O san Giacomo di Compostela,
davanti alla tua tomba
veniamo come pellegrini
di tutti i cammini del mondo,
per onorare la tua memoria
e implorare la tua protezione.
Per il nostro pellegrinaggio
abbiamo bisogno del tuo ardore
e della tua audacia.
Tu che sei il patrono dei pellegrini,
guida il nostro pellegrinaggio cristiano.
I popoli sono venuti qui da lontano;
ora tu vieni con noi
all’incontro di tutti i popoli.
Con te vogliamo dire a tutte le genti
che Cristo è Via, Verità e Vita.
3° RIFLESSIONE
Dal Libro della Genesi
Il Signore disse ad Abram: «Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. 2Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. 3Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». 4Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot.
Come per Abramo
Abramo: il pellegrino della fede per eccellenza… come per Abramo anche per noi la promessa del senso autentico della vita diventa voce che chiama a partire, a uscire dalla false sicurezze e a fidarsi solo della sua Parola.
La voce della tua fantasia, dei tuoi sogni, dei tuoi desideri più coraggiosi, dei tuoi ideali più alti ti chiama e ti invita a metterti per strada: è la voce di Dio, di quel Dio che ti abita dentro e che ti vuole fare più grande, ti vuole più libero, e ti porta fuori.
Come per Abramo, Dio ti conduce fuori e ti dice: “Alza gli occhi e conta le stelle del cielo, se puoi. Così sarà la tua posterità” (Gn 15,5).
È Dio che ti vuole fare capire il senso profondo della tua vita, di questa tua esistenza che troppo spesso ti appare stupida o assurda, inutile per te e gli altri: è Dio che vuole aiutarti a capire la tua fede, il tuo rapporto con Lui.
E non c’è modo migliore che “uscire”, mettersi in cammino, abbandonando le sicurezze e le abitudini troppo pesanti, che soffocano il tuo slancio e ti chiudono nella tua povertà quotidiana.
Mettersi per strada è, allora, anche un modo per verificare la propria fede, per accorgersi realmente del valore del credere, per toccare con mano che cosa significa “cercare”, cioè sapere e non ancora vedere, sentire la mancanza di qualcosa che preme e di cui si ha bisogno, avvertire un vuoto che non può restare ed esige di essere colmato.
(G. Basadonna, Spiritualità della strada, p. 52)
Signore, Abramo si è lasciato guidare da te, pur non vedendo chiaramente dove lo conducevi: fa’ che possiamo anche noi accettare di farci guidare docilmente dalla tua Parola. Perché lo sappiamo, Signore, che sarai tu a guidare i nostri passi.
Noi ti preghiamo: Rendici come Abramo
Signore, la missione che affidi ad Abramo è difficile. Tu gli chiedi di lasciare tutto. Gli chiedi il coraggio di lasciare il paese in cui abita per andare verso una terra sconosciuta. Rendici disponibili ad accogliere le tante cose nuove e interessanti che ci verranno proposte.
Noi ti preghiamo: Rendici come Abramo
Signore, la missione che hai affidato ad Abramo è immensa. Tu vuoi che ci siano tante persone che, dietro di lui e come lui, costruiscano un mondo migliore, in cui ci sia fiducia in te. Noi ti ringraziamo per averci donato delle famiglie che ci danno il necessario per la vita: fa’ che ci aiutino sempre più a crescere anche nella fede.
Noi ti preghiamo: Rendici come Abramo.
4° RIFLESSIONE
Dal libro del Deuteronomio
Un arameo errante era mio padre.
Scese in Egitto e vi dimorò come straniero con poca gente».
Spiritualità da pellegrini
“Arameo errante era mio padre”: così comincia la confessione di fede del popolo di Israele. Da quando Abramo si mette in cammino ogni credente sa che la sua vita non può che essere che una peregrinatio fidei, cioè un pellegrinaggio di fede…
Il “pellegrino”… è solo un’immagine della nostra condizione di cristiani.
“Noi tutti – scrive Sant’Agostino – siamo dei pellegrini. Il cristiano è colui che, perfino nella sua casa e nella sua patria, si riconosce come pellegrino”.
E si potrebbe aggiungere che la spiritualità del pellegrino è la spiritualità tout court del cristiano: “ricondotta all’essenziale e vissuta nella sua avventurosa pienezza”.
Mettendosi in cammino, il pellegrino risponde a una chiamata, scegliere poche cose, perché aspira a un bene più prezioso.
Il suo ritratto… è fatto di poche, essenziali pennellate: “Per grazia di Dio sono uomo e cristiano, per azioni grande peccatore, per vocazione pellegrino della specie più misera, errante di luogo in luogo.
I miei beni terrestri sono una bisaccia sul dorso con un po’ di pan secco e, nella tasca interna del camiciotto, la sacra Bibbia. Null’altro
[N.d.R. Questa citazione è stata tratta dallo stupendo inizio de I racconti di un pellegrino russo]”.
Preghiamo insieme:
Guida, Signore, il nostro cammino.
Padre Santo, che al tuo popolo pellegrinante nel deserto ti offristi come luce e guida, veglia sui nostri passi, perché, liberi da ogni pericolo, possiamo arrivare alla mèta e tornare lieti alle nostre case.
Tu ci hai dato il tuo unico Figlio come via per giungere a te, fa che lo seguiamo sempre con fedeltà e perseveranza.
Tu nella Vergine Maria ci hai donato l’immagine e il modello della sequela di Cristo, fa’ che guardando a lei camminiamo in perenne novità di vita.
Tu per mezzo dello Spirito Santo conduci a te la Chiesa pellegrina nel mondo, fa’ che cercandoti sopra ogni cosa corriamo nella via dei tuoi precetti.
Tu che ci chiami a te attraverso i sentieri della giustizia e della pace, fa’ che al termine della vita possiamo contemplarti nella patria beata. Padre nostro.
5° RIFLESSIONE
Dal libro dell’Esodo 14, 21-22
21 Allora Mosè stese la sua mano sul mare e il Signore fece ritirare il mare con un forte vento orientale, durato tutta la notte, e lo ridusse in terra asciutta. Le acque si divisero, 22 e i figli d’Israele entrarono in mezzo al mare sulla terra asciutta; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.
La strada
Ce lo ricorda l’esperienza del popolo di Israele: la strada del pellegrinaggio è anche la strada della liberazione: perché in ogni cammino ci si lascia dietro il superfluo, ci si libera da qualche catena…
La strada è una grande liberazione, ed è ben così che la vuole il Signore.
Sa che noi siamo schiavi di cose ingombranti, dei legami della nostra vita sociale. Ci offre attraverso la strada, la montagna, la povertà, questa liberazione di cui noi abbiamo sete. Che questo sia il vostro primo sforzo: liberarvi da ciò che appesantisce, che vi incatena.
Ma la strada non è un’evasione fuori dalla realtà, della vita, in un bel paese di sogno. Guardatela come una partenza, un inizio. Non ci fa sfuggire la vita, la casa, il dovere voluto da Dio.
Ci permetterà di impegnarci con un cuore nuovo in una comprensione più chiara, in una volontà più coraggiosa e più giusta.
Tutto il senso della strada sta dunque nell’impegnare al meglio la parte di noi che andiamo a riconquistare. Senza dubbio lasceremo cadere tutte le cose vane che credevamo necessarie, ma soprattutto, oseremo prendere a piene mani le cose difficili, dure, e di cui avevamo paura.
La strada deve aiutarci a fare insieme questo doppio lavoro, in uno scambio fraterno di confessione e di audacia. Non bisognerà soffrire di alcuna reticenza, di alcuna paura. Quando vi metterete in marcia a grandi passi, così farete anche nel vostro cuore. (P. Doncoeur)
Preghiamo insieme
Aprimi, o Signore, il sentiero della vita
e guidami sulle strade dei tuoi desideri;
insegnami i paesi della tua dimora
e fa risplendere ai miei occhi la meta delle mie fatiche.
Dammi di capire la bellezza delle cose.
Donami di comprendere la bontà delle cose
e di saperne usare rettamente
per la tua gloria e per la mia felicità.
La mia preghiera, il mio canto, il mio lavoro,
tutta la mia vita, siano espressioni di riconoscenza verso di te.
Concedimi di capire gli uomini che incontro sul mio cammino
e il dolore che nascondono, quelli che dividono con me la fatica della strada,
l’amore dell’avventura, la soddisfazione della scoperta.
Dammi il dono della vera amicizia e della vera allegria;
fammi cordiale, attento, puro, magnanimo, misericordioso. Amen.
6° RIFLESSIONE
Dal vangelo secondo Luca (24, 28-35)
Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?». E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
La più bella avventura
La vita di un cristiano poi è doppiamente avventura, perché è la sete stessa di Dio che lo sospinge avanti, perché è Dio stesso che chiama a camminare con Lui e verso di Lui…
Nessuno è più viandante di un cristiano. Un altro può sostare ove gli piace, poiché davanti ad ogni sorgente l’attende una sete. Il cristiano ha sete di tutte le cose visibili ed invisibili; la sete che non si può frazionare in piccole avventure, saldato com’è a qualcuno, che pur non conoscendo ancora bene, pur non sapendo con qual nome chiamarlo, sa di dover cercare in un’avventura, che gli impone il ritorno, qualora la strada non cammini.
(P. Mazzolari, Tempo di credere, p. 16)
Preghiamo insieme:
Ascoltaci, Padre buono,
Padre santo, fa’ che rientrando nella vita quotidiana, aderiamo a te con cuore aperto e animo generoso.
Tu ci aiuti a discendere in ogni fase del cammino i segni della tua presenza, fa’ che sentiamo accanto a noi il tuo Figlio lungo la via e lo riconosciamo alla mensa nello spezzare il pane.
Signore, grazie per questa esperienza di fede, fraternità e amicizia: fa’ che continui anche nella quotidianità della nostra vita.
Questa notte i giovani animatori partiranno per Santiago de Compostela e oggi durante la Messa hanno raccolto le intenzioni di preghiera di tutta la comunità da portare alla tomba dell’apostolo san Giacomo, uno dei primi discepoli del Signore, apostolo fino agli estremi confini della terra (Finiterra). A Lui e alla sua intercessione affidiamo questa nuova esperienza per i nostri giovani e la benedizione del Signore per tutte le intenzioni della Comunità. “Il Signore darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi”!
Al termine di questa bella e intensa esperienza di vita comune ringraziamo il Signore per tutto il bene che ci ha dato e per i doni stupendi messi in ciascuno. Grazie con riconoscenza e affetto alla dedizione di chi ha permesso di regalare ai nostri bambini, ragazzi e adolescenti questi giorni speciali; rimarranno nella memoria del cuore e siano semi che nella loro vita possano portare buon frutto!
Cari amici continua l’entusiasmante esperienza della vita dell’oratorio con la Vacanza estiva a Bormio. Volentieri condividiamo con voi la carica e l’entusiasmo dei nostri ragazzi e dei loro educatori
1 puntata
gira il telefonino!!!!
RITO DI INVESTITURA DEL PELLEGRINO PER SANTIAGO DE COMPOSTELA 2017
Oggi il gruppo degli Animatori che il prossimo 10 luglio andranno verso Santiago de Compostela ha vissuto un momento solenne. Il mandato e la consegna della “compostela” attestazione del cammino spirituale e formativo fatto in quest’anno che prenderà forma anche nei percorsi fisici che vivranno a Santiago. Una META. un CAMMINO, un PERCORSO… così si vive da PELLEGRINI!
C’è una bella differenza tra essere PELLEGRINI o VIANDANTI.
IL VIANDANTE va per la strada, cerca la strada, ma si caratterizza per essere sempre per strada… spesso non importa dove si va. Tantissime persone sono solo viandanti in questa vita, sempre per strada, cercando posti o persone che rendano meno faticoso il cammino, più motivato l’avanzare; a volte con tantissimo impegno e anche retta sincerità… ma si rimane sempre sulla via …appunto viandanti.
San Paolo ci ricorda che siamo pellegrini su questa terra.
IL PELLEGRINO SA E VUOLE ARRIVARE ALLA META! Non cammina “vagando” ma “orientato” e sa che deve far convergere forze e intelligenza per non dispendersi nel tempo e nelle cose. Sin concentra per tenere il passo non perdendosi con le persone e negli incontri, ma imparando a camminare con le persone. L’obbiettivo è chiaro: la META. Solo lì ci si ritrova. Come una nave che è al sicuro dalle tempeste e dalle agitazioni, solo quando raggiunge il porto, al sicuro. Così l’uomo cammina bene nella vita, quando sa dove andare.
Aquì vive un pelegrino! Qui vive un pellegrino! Sapere che in questa comunità ci sono molti pellegrini, uomini e donne, giovani e bambini, anziani, famiglie che hanno una meta e sanno dove andare ci aiuta moltissimo nel cammino.
Con questa esperienza chiediamo a Dio Padre la grazia di vivere la vita non da viandanti, ma da PELLEGRINI!
Educatore: Si avvicinano all’altare i giovani che parteciperanno al pellegrinaggio a Santiago di Compostela.
Ora Maurizio Minchella, PRIORE del Capitolo Lombardo di Santiago de Compostela, spiegherà i segni e il senso dell’ investitura del pellegrino
Accipe hanc peram habitum peregrinationis tuae ut bene castigatus et emendatus pervenire merearis ad limina sancti Iacobi, quo pergere cupis, et peracto itinere tuo ad nos incolumis con gaudio revertaris, ipso praestante qui vivit et regnat Deus in omnia saecula saeculorum.
Ricevi questa bisaccia, attributo del tuo pellegrinaggio affinché, purificato ed emendato, ti affretti ad arrivare ai piedi di San Giacomo dove hai desiderio di arrivare e, compiuto il tuo viaggio, torni a noi sano e salvo con grande gioia, se così vorrà Dio che vive e regna nei secoli dei secoli.
Accipe hunc baculum, sustentacionem itineris ac laboris ad viam peregrinationis tuae ut devincere valeas omnes catervas inimici et pervenire securus ad limina sancti Iacobi et peracto cursu tuo ad non revertaris cum gaudio, ipso annuente qui vivit et regnat Deus in omnia saecula saeculorum.
Ricevi questo bastone, per sostegno nel viaggio e nella fatica sulla strada del tuo pellegrinaggio affinché ti serva a battere chiunque ti vorrà far del male e ti faccia arrivare tranquillo ai piedi di San Giacomo e, compiuto il tuo viaggio, tu possa tornare da noi con grande gioia, con l’aiuto di Dio stesso, che vive e regna nei secoli dei secoli.
INSIEME RECITIAMO LA PREGHIERA DEL PELLEGRINO
O Dio, che non neghi mai il tuo aiuto a coloro che ti amano, e fai sì che per coloro che ti amano nessuna terra è lontana: guida il cammino dei tuoi servi secondo la tua volontà, perché, con la tua protezione e il tuo aiuto, possano camminare senza peccato per sentieri di giustizia. Per Cristo, nostro Signore. Amen
Consegna delle credenziali personali e
Oramai è da un bel po’ di anni che al nostro oratorio estivo non c’è più la classica gita al parco acquatico o in piscina. I costi delle strutture, dei pullman … per tante delle nostre famiglie sono da anni proibitive, soprattutto per chi ha più figli. In tante famiglie la perdita del lavoro, spesso di entrambi genitori è stato un passaggio drammatico. Molte famiglie vengono in parrocchia a ricevere la borsa alimentare e si cerca di aiutare tutti. Molti bambini sono qui con noi e basta, senza problemi di quota o iscrizione. I vecchi ci insegnavano che dove si mangia in due, si può mangiare anche in tre, senza problemi. E’ proprio vero, perchè la Provvidenza di Dio all’improvviso aiuta sempre, soprattutto qunado non ti aspetti proprio nulla.
Oggi, vedendo i nostri ragazzi felici e scatenati di gioia per i giochi d’acqua magistralmente organizzati dai loro animatori, abbiamo proprio costatato che basta poco per divertirsi insieme … due idranti per il campo e via…. la festa inizia.
Il nostro oratorio si è trasformato in un bellissimo parco acquatico … e tutti i nostri bimbi felici! E’ proprio vero che le cose semplici sono le più belle e a chi vive nella sua santa povertà il Padre non fa mancare mai la sua gioia.
E’ iniziata la splendida esperienza dell’Oratorio Estivo! Per tre settimane in 220 tra bambini, ragazzi e animatori adolescenti, con il supporto straordinario di mamme e papà hanno iniziato l’avventura educativa che li condurrà a scoprire e gustare la gioia educativa di vivere insieme secondo il cuore del Signore.
Festa, canto, gioco, preghiera, vita comune… gli ingredienti semplici che hanno la forza di rendere significativi questi giorni e di far crescere tutti.
Condividiamo volentieri con voi tutta questa grazia di Dio!
Cosa ci siamo dimenticati?
Quando guardiamo il nostro mondo e le complessità drammatiche che vi succedono mi risuona martellante questo dubbio: cosa ci siamo dimenticati?
Lo spettacolo è sconcertante e sconcerta molti perchè sembra che non si trovi una via d’uscita, anzi… solo momenti di panico.”Prima noi”, “PRIMA IO” ci sta risucchiando in dinamiche pericolose dove ognuno nel mondo e nella politica, ma anche nella vita quotidiana, nella famiglia, nelle relazioni ci sta portando in una confusione che produce solo tensioni e alimenta conflitti? “PRIMA IO”!
Lo spettacolo penoso è sotto i nostri occhi quotidianamente:
a livello mondiale nel rapporto tra le nazioni; a livello nazionale nella grottesca misera di tutela di interessi di parte; nelle famiglie dove l’interesse personale di uomini e donne adulti priva molti figli negli affetti, sganciandosi della doverosa cura di chi ha accanto , fino a perdere il senso responsabile di essere una vero padre e una vera madre per i piccoli (e il Maestro ci ha avvertito di cosa succede a chi scandalizza i piccoli).
Cosa ci siamo dimenticati? Anche nella Chiesa, dove spesso ci si nasconde dietro il perbenismo della nostra fede in Dio; “ma io credo in Dio” … come se questo bastasse a sedare la nostra coscienza davanti al fatto che tutte queste cose capitano a noi… drammaticamente.
Ce lo ricorda l’esperienza dei fratelli dell’Islam che trova al suo interno “chi crede in Dio” in modo totale, ma con violenza inaudita, distrugge la comunità umana. (E neppure noi cristiani siamo stati esenti e siamo esenti da questa follia ideologica.)
E ci accorgiamo che non basta neanche dire di “credere in Dio”, per evitare l’amor di parte per il proprio gruppo, l’eccessivo amor proprio … per le proprie abitudini, il gusto della ribalta, i proclami di unità – anche tra comunità – solo quando fa comodo, trovando varie convenienze, molto spesso economiche più che spirituali, … e così si scende a compromessi “credendo in Dio!!!” e “facendo il bene!!!”.
Cosa ci siamo dimenticati? Che tutto questo non basta, anzi è pericoloso.
“A fin di bene” … ci accorgiamo che le cose però non stanno insieme. Cosa ci siamo dimenticati? … forse ci siamo persi l’insieme, che è un bene più grande del mio!
Ci siamo dimenticati che non esiste un Dio con cui mettere a posto il nostro io.
Forse, ogni tanto, ci siamo dimenticati delle parole del Maestro!
La festa di oggi è la SANTISSIMA TRINITA’,
che non ci dice l’ideologia in cui credere, ma ci rivela … come è DIO!!!
Lui, il Figlio prediletto e amato dal Padre, che ci dona il suo Spirito SANTO!
Ce lo dovremmo ricordare ogni volta che facciamo il segno della croce: Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Non basta dire che crediamo in Dio ma ricordarci che crediamo a come è LUI, Comunione, Comunita’, Dono reciproco, Sacrificio e Offerta di sè. Solo questa realtà ci dà vita.
ECCO COSA CI SIAMO DIMENTICATI … la realtà più vera della nostra fede!
Legarsi a questa realtà ci ricorda che io sono parte di questa comunione, che si vive di fraternità, che siamo parte tutti della comunità umana e che quando si pensa o si vuole fare il bene…occorre pensarsi insieme.
Pensarsi insieme, vivere in comunione, costruire la fraternità… tutto questo ci protegge dai numerosi e malati deliri della nostra miseria infinita.
Oggi 42 adolescenti ricevono il mandato educativo per prendersi cura durante l’estate dei più piccoli. Non sono perfetti, tuttaltro … sono adolescenti, con tutte le loro fragilità e fatiche. Ma hanno il coraggio di mettersi in gioco, gratis. Oggi è rarissimo trovare qualcuno che fa qualcosa gratis, senza aspettarsi nulla, che non abbia un tornaconto, … anche piccolo … neanche un grazie o un altro piccolo favore (“il favore” …. meccanismo molto italiano che genera piccole o grandi dinamiche di corruzione e mafia).
Cosa ci siamo dimenticati? Che la nostra vita vissuta insieme al Signore Gesù genera altra vita, e ci fa costruire un mondo migliore, una comunità migliore, delle famiglie migliori, una Chiesa migliore… che fare insieme, pensando all’insieme ci libera dallo stress di essere eroi solitari del nostro bene, ma ci rende “beati operatori di pace”, “uomini e donne di buona volontà a cui il Padre dona la pace”, “umili operai che lavorano nella vigna del Signore”. Questo comune lavoro edifica, questo sacrificio condiviso non si perde, questa dedizione al bene comune che ci ha insegnato lo Spirito del Signore (“la mia vita per voi e per tutti!”) ci salva! Ci salva dalla devastazione che ci circonda! Ci salva!
Voi siete molto giovani e siete il futuro nella Chiesa e in questo nostro mondo.
Scusateci quando ci siamo dimenticati di dirvi noi crediamo in DIO COMUNIONE D’AMORE, e vi abbiamo fatto vedere di credere in Dio, facendo tutte la schifezze del nostro Io. Scusateci… , noi adulti – invecchiando – perdiamo la memoria, ci dimentichiamo.. e diventiamo un po’ rintronati e rimbambiti … e ci dimentichiamo le cose e le persone … anche quelle più importanti.
Ricordatevi che noi crediamo in DIO COMUNIONE D’AMORE. Oggi iniziate in Oratorio un’esperienza che è scuola di vita: mettersi in gioco insieme,con impegno e sacrificio, per costruire un bene per tutti.
SIATE MIGLIORI DI NOI e aiutateci a migliorare!
Cosa ci siamo dimenticati?
Ecco…. voi ricordatecelo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
con affetto ai miei cari ragazzi
don Giuseppe
Siamo prossimi all’inizio dell’Oratorio estivo 2017 (dal 12 giugno al 30 giugno, lunedi – venerdi dalle 8.00 alle 17.00), un’esperienza ogni volta indimenticabile, per i ragazzi, per gli animatori, per tutti coloro che si mettono al servizio in oratorio. Il tema di quest’anno è «DettoFatto – Meravigliose le tue opere».
L’Oratorio estivo 2017 si aprirà a tutto il creato e sarà come vivere giorni di bellezza e di contemplazione di tutto ciò che è buono, lasciando che ogni ragazzo e ogni ragazza possano guardare, stupirsi, conoscere, contemplare e benedire. Sarà come stare innanzi all’universo intero e vedere, un poco alla volta, le cose con lo sguardo del Creatore.
Nel racconto della Genesi al primo capitolo, la narrazione dei giorni della creazione ci rivela un mondo ordinato, perché voluto e desiderato pezzo per pezzo, costruito un poco alla volta, in un lavoro creativo che ha determinato una continua «accensione» di realtà, tessuta insieme come in un mosaico, fino alla gioia per aver visto compiere tutte le cose, per aver detto e fatto bene ogni cosa.
Diremo ogni giorno ai ragazzi, di fronte alla bellezza e alla varietà del mondo, che all’origine di tutto esiste il pensiero buono di Dio che ha voluto un universo ordinato, in cui ci fossimo dentro anche noi, lo esprimeremo con uno sguardo che è molto somigliante a quello del Creatore e con parole e fatti che possono essere segno della sua presenza e quindi una sua «immagine».
Durante il prossimo Oratorio estivo DettoFatto – Meravigliose le tue opere non ci verrà chiesto di studiare la natura in sé, in una prospettiva solo ecologista, ma la natura in relazione con l’uomo e con la donna e con tutta la fecondità di Dio, Padre e Creatore, che ci rivela il suo Verbo, per mezzo del quale «tutte le cose sono state create» e l’azione forte del suo Spirito «che dà la vita». Il mistero della Trinità sarà contemplato guardando a tutta la creazione e scorgendone l’opera meravigliosa di Dio.
PROGRAMMA GIORNATA ORATORIO ESTIVO 2017
Ore 8,00 – 9,00 ACCOGLIENZA ENTRATA
Ore 8,00 – 9,00 SEGRETERIA ISCRIZIONI
Ore 8,00 – ACCOGLIENZA RAGAZZI IN ORATORIO
– ORGANIZZAZIONE
GIORNATA CON ANIMATORI
Ore 8,30 PREGHIERA ANIMATORI
Ore 9,45 RADUNO RAGAZZI
Ore 10,00 PREGHIERA
Ore 10,30 – 12,00 LABORATORI
Ore 12,00 – 12,30 TEMPO LIBERO
Ore 12,30 PRANZO
Ore 13,00 – 14,00 RADUNO SQUADRE
Ore 14,30 – 15,30 GIOCHI A SQUADRE
Ore 15,30 MERENDA
Ore 16,00 PREGHIERA CONCLUSIVA
Mercoledì (tempo permettendo): GIOCHI D’ACQUA
Tra le tante iniziative per sostenere il pellegrinaggio dei nostri animatori a Santiago de Compostela si sono aggiunte due ulteriori iniziative.
Il lavaggio auto con la sorpresa di un amico che ci ha portato la sua Lamborghini che ovviamente ha incuriosito e sorpreso i nostri ragazzi.
ma non con meno dedizione li ha fatti dedicare a modelli più semplici
Un ringraziamento a tutti coloro che ci stanno aiutando e grande apprezzamento a tutti i ragazzi che con entusiasmo e buon impegno stanno “guadagnandosi” questo pellegrinaggio.
Sabato 13 alla grigliata hanno partecipato 200 persone … siamo rimasti sorpresi e contenti per tutta questa partecipazione e ringraziamo in modo speciale i genitori che instancabili hanno supportato i ragazzi… un bell’esempio di buona integrazione tra le varie generazioni che ci riempie di speranza vedendo crescere e maturare la nostra comunità.
Vi aspettiamo alla FESTA DEL GRUPPO SPORTIVO SABATO 28 MAGGIO dove i ragazzi organizzeranno un “mercatino delle pulci” e domenica 11 giugno per il torneo benefico di BURRACO preceduto da un brunch. Presto daremo tutte le indicazioni per partecipare.
Grazie a tutti! don Giuseppe
Sabato 29 aprile si è svolta un ulteriore inziativa a favore dell’esperienza estiva dei nostri animatori a Santiago De Compostela; un splendida “paella” alla Valenciana per 150 persone!!! Grazie di cuore a chi ha partecipato e un grazie infinito ai genitori dello staff della cucina. Con quel menù e quelle quantità …. insuperabili! Grazie!
PS: vi aspettiamo domenica 7 maggio, alle ore 11,15 per lavaggio auto… anche interni!!!
Domenica 19 marzo, dopo la Messa, alle ore 11.15, nel cortile dell’oratorio, gli animatori adolescenti che vivranno il pellegrinaggio a Santiago de Compostela, sulla tomba del grande apostolo s.Giacomo, vi invitano a partecipare a questo momento di autofinanziamento per sostenere le spese del viaggio e senza gravare troppo sulle finanze delle famiglie, che in viale Ungheria non navigano nell’oro…anzi.
E’ un modo semplice con cui i ragazzi lavoreranno e raccoglieranno fondi.
Sono aperte le iscrizioni all’Oratorio Estivo 2017 che si svolgerà da lunedì 12 giugno a venerdì 30 giugno per i bambini dalla 1° elementare (frequentata) alla 3° media.
Dato il grande numero dei bambini, nelle iscrizioni sarà data la precedenza prima agli iscritti al catechismo, poi agli iscritti all’attività sportiva e all’Oratorio, e infine a quelli che soltanto risiedono in parrocchia. Le iscrizioni saranno prese tenendo questi criteri di priorità e comunque fino al numero dei posti disponibili (non più di 200).
Per iscriversi occorrerà dare il nominativo e le relative caparre direttamente a don Giuseppe entro fine MARZO 2017.
Sono aperte le iscrizioni alla Vacanza Comunitaria 2017 sarà da sabato 1 luglio a sabato 8 luglio a BORMIO 2000 per i ragazzi dalla 3° elementare alla 3° media.
Le iscrizioni saranno prese fino al numero dei posti disponibili (non più di 90).
Per iscriversi occorrerà presentarsi da don Giuseppe e dare il nominativo e le relative caparre direttamente a don Giuseppe entro fine MARZO 2017.
“Arameo errante era mio padre”: così comincia la confessione di fede
del popolo di Israele. Da quando Abramo si mette in cammino ogni
credente sa che la sua vita non può che essere che una peregrinatio fidei,
cioè un pellegrinaggio di fede…
Il “pellegrino”… è solo un’immagine della nostra condizione di cristiani. “Noi tutti – scrive Sant’Agostino – siamo dei pellegrini. Il cristiano è colui che, perfino nella sua casa e nella sua patria, si riconosce come pellegrino”. E si potrebbe aggiungere che la spiritualità del pellegrino è la spiritualità del cristiano: “ricondotta all’essenziale e vissuta nella sua avventurosa pienezza”. Mettendosi in cammino, il pellegrino risponde a una chiamata, scegliere poche cose, perché aspira a un bene più prezioso.